Contagi ancora in crescita in Sicilia: stretta su scuola e movida

I contagi continuano a crescere in Sicilia e il governo studia nuove misure per arginare l’impennata della curva: nelle ultime 24 ore si sono registrati circa 800 nuovi contagi. Ieri dopo un incontro con il Comitato tecnico-scientifico il presidente della Regione Nello Musumeci e il suo governo ha deciso di rinviare la decisione dopo aver vagliato tutte le opzioni.

Il Comitato ha proposto la sospensione per tre settimane delle lezioni nelle scuole superiori e all’università, la riduzione al 50 per cento dei posti sui mezzi pubblici, lo stop alle attività di ristoranti e pub alle 23 e la chiusura delle sale bingo.

Al termine della riunione, l’unica dichiarazione ufficiale arriva dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza: “Il presidente Musumeci lavorerà a un provvedimento organico. L’idea è di adottare misure contenitive. Abbiamo esaminato le proposte e chiesto alcuni approfondimenti”.

Nel pomeriggio è prevista un’interlocuzione con il ministro della Salute per valutare alcune delle proposte da adottare nel territorio siciliano. Il governatore Musumeci emanerà, quindi, un’ordinanza che punterà sulla “linea della fermezza e del rigore” con chiusure parziali, per prevedere e contrastare il diffondersi del contagio nel territorio siciliano.

Scuola: Il Cts (Comitato Tecnico Scientifico) propone lo stop alle lezioni per gli studenti più grandi per tre settimane, uno screening di massa di personale e studenti alle superiori e all’università si passerebbe alla didattica a distanza.

Ristoranti: Per i ristoranti chiusura alle 23, tranne che nelle così dette zone arancioni nelle quali il contagio è molto alto: qui le chiusure per i locali scatterebbero alle 21, mentre nelle zone rosse arriverebbe l’obbligo di chiusura.

Trasporti. Sui mezzi di trasporto si pensa di occupare il 50 per cento dei posti, mentre si parla di chiusura totale per le sale bingo e i centri scommesse.

A Palermo invece, il sindaco Orlando ha già firmato un’ordinanza che stabilisce il divieto di stazionamento per le persone, dalle  21 e fino alle 5 del giorno successivo esclusivamente nelle giornate di venerdì, sabato e domenica in una vasta area del centro cittadino. Per chi contravviene alle regole previste sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da 400 a 1.000 euro.

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