Alto rischio e accentuata pericolosità: i codici R4 e P3 assegnati dal Piano di assetto idrogeologico non mentono. A San Piero Patti, nel Messinese, quella compresa tra la via Margi, il rilievo su cui sorge la Chiesa del Carmine e il torrente Timeto è una zona di grande instabilità. Si tratta di un’area che si estende per diecimila metri quadrati e che è interessata da una frana che risale agli anni ’80.
Il lento ma costante movimento del terreno minaccia il versante nord del centro abitato e, in particolare, i fabbricati che sorgono sulla via Paleologo, arteria che collega la strada provinciale 22 con il paese.
Quanto basta per richiamare l’attenzione della Struttura commissariale anti dissesto, guidata dal governatore siciliano Nello Musumeci e diretta da Maurizio Croce, che adesso ha pubblicato la gara per affidare i lavori di consolidamento. L’importo complessivo dell’appalto ammonta a 944 mila euro e le offerte dovranno essere presentate entro il quindici gennaio del 2021.
E’ prevista la realizzazione di una paratia in cemento armato che si svilupperà per una lunghezza di quasi ottanta metri. Indispensabile, inoltre, un sistema di drenaggio delle acque piovane che dovranno essere raccolte e convogliate, attraverso pozzetti, in collettori di scarico che si prevede di posizionare alle due estremità della grande struttura di contenimento.
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