Cronaca

Confiscato patrimonio per 7,5 mln € a Splendore, il re del gioco d’azzardo

Il Tribunale di Palermo, Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica, DDA, ha emesso un decreto di confisca del patrimonio di Enrico Splendore, cl. ’67, divenuto irrevocabile con sentenza della Corte di Cassazione, per un valore complessivo di circa 7,5 milioni di euro, eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo.

Splendore, nel tempo, è stato condannato, per il reato di esercizio di giochi d’azzardo (con sentenza divenuta irrevocabile in data 26.06.1990), nonché per associazione per delinquere ed esercizio abusivo di attività di gioco o scommesse (con sentenza divenuta irrevocabile in data 04.07.2019), in particolare per aver capeggiato un’articolata organizzazione finalizzata alla gestione di scommesse clandestine attraverso una capillare rete di raccolta, parallela rispetto a quella dei centri di scommesse autorizzati, che si avvaleva di programmi informatici elaborati ad hoc, circostanza confermata anche dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia.

Il procedimento di prevenzione, che ha preso le mosse proprio dalla valorizzazione degli elementi di indagine che hanno portato all’emanazione delle sentenze di condanna, ha fatto emergere, grazie agli accurati approfondimenti economico patrimoniali svolti dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo – G.I.C.O., una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni e le attività nella disponibilità dello Splendore, cui, in particolare è riconducibile l’omonimo bar, noto punto di riferimento cittadino nel campo delle scommesse sportive situato nel centro del quartiere Settecannoli, ricadente nel territorio di influenza della famiglia mafiosa di Corso dei Mille.

Nel 2019 il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, facendo proprie le ricostruzioni effettuate dai finanzieri, ha ritenuto ricorrenti gli elementi per considerare l’imprenditore soggetto socialmente pericoloso, in quanto risultato vivere abitualmente dei proventi delle citate attività delittuose, e per questo dispose il sequestro del patrimonio riconducibile al proposto.

All’esito dell’iter processuale, è ora intervenuta la definitività della confisca dei seguenti beni:

– n. 4 immobili siti a Palermo;

– n. 2 rapporti bancari;

– intero compendio aziendale dell’impresa individuale ad insegna “BAR SPLENDORE”;

– quote di partecipazione al capitale sociale di un’azienda operante nel settore dei trasporti;

– n. 3 autoveicoli,

per un valore complessivo stimato in circa 7,5 milioni di euro.

Redazione

Recent Posts

Ultim’ora Sicilia, scoppiata una bomba a un’ora da Messina: “Ha tagliato in due…” | Costretti a intervenire i vigili del fuoco

Bomba a un'ora da Messina, i Vigili del Fuoco sono stati chiamati ad intervenire velocemente…

7 ore ago

A 5 ore da Catania c’è il paese in cui non si pagano bollette: qui l’Enel non arriva proprio

La bolletta della luce è 'salita' molto nell'ultimo periodo. Negli ultimi mesi si è registrato…

9 ore ago

Appalti all’ateneo, a giudizio ex rettore Messina

Il Gup Arianna Raffa ha rinviato a giudizio l'ex rettore dell'Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea,…

11 ore ago

Schlein: “Governo allo sbando, litiga e non pensa più agli italiani”

“Ormai siamo alla guerriglia quotidiana dentro la maggioranza di governo, Lega e Forza Italia continuano…

11 ore ago

Mattarella: “Dazi inaccettabili, l’Ue ha la forza per reagire”

“La cooperazione di mercati aperti per noi corrisponde a due esigenze vitali: pace e concreti…

11 ore ago

Palermo capitale italiana del volontariato, Lagalla “Città con grande cuore”

La città di Palermo è Capitale Italiana del Volontariato 2025. Un titolo ottenuto grazie alla…

11 ore ago