NAPOLI (ITALPRESS) – La DIA di Napoli ha confiscato beni per 100 milioni di euro a un imprenditore 65enne, attivo in particolare nel settore della produzione e della vendita del calcestruzzo nel casertano. Le indagini hanno consentito non solo di ricostruire il suo reale assetto patrimoniale, ma anche di delineare i suoi rapporti con il clan dei Casalesi, fazione “Schiavone”, nel settore della produzione e fornitura del calcestruzzo.
Nel corso delle indagini sono emersi gli intrecci illeciti di Casal di Principe con l’ala militare e imprenditoriale del clan dei Casalesi, fazioni “Schiavone” e “Bidognetti”, che si concretizzavano attraverso l’appoggio ai candidati indicati dall’organizzazione in occasione di consultazioni elettorali, in cambio dei successivi benefici economici garantiti dall’aggiudicazione di appalti, di assunzioni di personale compiacente, nonche’ di apertura di centri commerciali.
Confiscati, per un valore di circa 100 milioni di euro, 6 aziende, 70 immobili, tra cui terreni e fabbricati, in vari comuni della provincia di Caserta e due a Cavezzo (Modena), 28 tra auto e moto e numerosi rapporti finanziari.
(ITALPRESS).
pc/com
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