ROMA (ITALPRESS) – “Le indennità del personale dei Ministeri sono state adeguate, per effetto della tanto agognata perequazione, ma è rimasto escluso il personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. L’Enciclopedia Treccani ci dice che perequazione è sinonimo di uguagliamento e parità di diritti. Evidentemente per Draghi e il suo Governo gli Ispettori del Lavoro sono meno uguali degli altri dipendenti pubblici”. Lo dice Nicoletta Morgia, Coordinatrice di Confintesa FP dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, “in relazione ai 170 milioni di euro stanziati per ridurre le distanze tra le indennità presenti nei dicasteri”.
“E’ l’ennesimo schiaffo agli Ispettori del Lavoro – continua Nicoletta Morgia – che rischiano in proprio quotidianamente effettuando controlli pericolosi in aziende che non rispettano le norme di sicurezza sul lavoro o utilizzano lavoratori in nero. Oltremodo gli ispettori sono obbligati ad utilizzare strumenti come pc, telefoni e mezzi di trasporto di proprietà dei singoli ispettori in quanto l’amministrazione, che dovrebbe fornire tali strumenti, il Ministero del Lavoro, vuole un servizio a costo zero”. Per tale motivo Confintesa FP conferma lo stato di agitazione e chiede ai ministri del Lavoro e della Pubblica Amministrazione di “inserire da subito anche l’Ispettorato nazionale del lavoro tra le amministrazioni che potranno godere di questo provvedimento”.
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