Confedilizia attacca il Governo: ‘per affitto tassate anche le spese’
La diminuzione dal 15 al 5 per cento della quota forfettaria del canone di locazione non sottoposta a tassazione (contenuta nel disegno di legge sul lavoro attualmente all’esame dell…
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di redazione
Roma – La diminuzione dal 15 al 5 per cento della quota forfettaria del canone di locazione non sottoposta a tassazione (contenuta nel disegno di legge sul lavoro attualmente all’esame della Commissione lavoro del Senato) comporta, di fatto, l’applicazione dell’Irpef sull’intero canone, e quindi anche sulle spese, contrariamente a quanto avviene per gli altri cespiti di imposta.
Lo sottolinea un una nota la Confedilizia rilevando che la quota forfettaria in questione era in origine del 33% per le locazioni commerciali e del 25% per le abitazioni, quota poi ridotta nel 1994 al 15% per entrambe le locazioni. Quanto poi alla formazione degli estimi catastali – rileva ancora l’Organizzazione della proprieta’ edilizia – gli studiosi del ramo calcolano forfettariamente le spese nel 30% circa. La Confedilizia rileva ancora che la riduzione dal 15 al 5 proposta dal Governo non interesserebbe i locatori che hanno optato per il regime della cedolare, che sono peraltro una minoranza, non superiore al 25 – 30% dei locatori stessi.
”Facciamo appello al Parlamento e al Governo perche’ questa nuova penalizzazione della locazione venga evitata – dichiara il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani – attesa, anche, la sua evidente incostituzionalita’ per disparita’ di trattamento fiscale a riguardo di tutti gli altri redditi. A parte questo, che per le locazioni si arrivi ora alla tassazione di fatto anche delle spese (data l’esiguita’ del 5% che verrebbe mantenuto) e’ cosa davvero inaudita e i cui effetti sociali, se il provvedimento passasse, non tarderebbero a farsi sentire, essendo gia’ parzialmente in atto anche solo per effetto dell’Imu e della sua eccessiva gravosita’ persino sugli affitti calmierati”.com-rus