“Si parla tanto di ambiente. Noi saremo concreti: stiamo passando dalle parole ai fatti delle buone prassi, per coniugare una visione etica con i vantaggi per l’impresa, per esempio evitare gli sprechi e risparmiare significativamente sui costi aziendali ed energetici. La nostra è la sfida del fare e del fare bene, puntiamo su un’economia responsabile, a misura di persona, per la salvaguardia dell’ambiente e il contrasto della crisi climatica, che renda le aziende protagoniste e partecipi del processo di transizione ecologica tanto invocato”.
Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo e vicepresidente nazionale, porta avanti con entusiasmo il progetto “Imprendigreen”, presentato oggi a livello nazionale, che fa parte del più ampio progetto “Confcommercio per la sostenibilità”, attraverso cui la Confederazione intende offrire il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Grazie a un questionario, che può essere compilato da tutte le aziende ma anche dagli studi professionali e dalle stesse associazioni, le azioni “green” saranno ogni anno concretamente misurabili.
È prevista l’assegnazione di un riconoscimento, un bollino “green”, alle realtà imprenditoriali che evidenzieranno i comportamenti virtuosi: si va dall’utilizzo di materiali riciclati alla riduzione dei consumi; dalla scelta di fornitori locali e italiani all’efficientamento energetico che garantirà meno sprechi. Sono previsti tre diversi livelli di eccellenza, un ente certificatore effettuerà verifiche a campione a garanzia della serietà dell’iniziativa.
“Le imprese virtuose vogliono coniugare le “tre R” (Riduci, Riusa e Ricicla) con le “tre B” (Bello, Buono e Benfatto) – spiega la Di Dio -. Sosterremo l’economia di prossimità, quella del negozio sotto casa, quella che serve anche a ridurre l’inquinamento ambientale provocato da un eccessivo ricorso al trasporto delle merci provenienti, spesso, da migliaia di chilometri di distanza, generato dalle decine di migliaia di acquisti online”.
“Un’idea che ha mosso i primi passi proprio da Palermo, alcuni anni fa, quando ero responsabile nazionale del settore “Ambiente e sostenibilità” e che ha assunto una dimensione nazionale grazie alla lungimiranza del presidente Sangalli. Adesso il progetto vede la collaborazione di diversi autorevoli partner, tra cui la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa”.
“Dobbiamo essere in grado di dare vita a un modello di cultura di impresa, dove la tutela dell’ambiente diventi un’opportunità per le aziende e non soltanto una sensibilità etica: ciò sarà possibile anche grazie a percorsi formativi per incentivare ciò che è funzionale sia agli interessi economici dell’azienda che a uno sviluppo sostenibile, contribuendo a radicare sul territorio una coscienza e una conoscenza “ambientale” che rappresenterà un volano per le nostre imprese anche per l’utilizzo dei fondi del Pnrr. E siamo convinti – conclude la Di Dio – che i nostri comportamenti virtuosi genereranno comportamenti altrettanto virtuosi da parte dei consumatori finali che si identificheranno con aziende che rispettano l’ambiente e dunque il bene comune”.
Le imprese associate potranno aderire fin da oggi al progetto “Imprendigreen” attraverso una piattaforma dedicata che indicherà i requisiti essenziali e le buone prassi da intraprendere.
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