Lede il decoro architettonico dell’edificio condominiale la sostituzione degli infissi esterni della facciata principale, originariamente in legno douglas ed uniformi per tutte le aperture del fabbricato, con nuovi infissi in alluminio preverniciati in bianco su cui sono state applicate delle strisce adesive marroni: tale lesione dipende dal fatto che la caratterizzazione uniforme degli infissi sulla facciata incide sulla fisionomia del fabbricato e sul pregio estetico del medesimo.
Nel caso specifico, i Giudici della Corte di Cassazione ribadiscono che: i) “costituisce innovazione lesiva del decoro architettonico del fabbricato condominiale, come tale vietata, non solo quella che ne alteri le linee architettoniche, ma anche quella che comunque si rifletta negativamente sull’aspetto armonico di esso, a prescindere dal pregio estetico che possa avere l’edificio”; ii) “neppure può attribuirsi alcuna influenza, ai fini della tutela prevista dall’art. 1120 c.c., al grado di visibilità delle innovazioni contestate, in relazione ai diversi punti di osservazione dell’edificio, ovvero alla presenza di altre pregresse modifiche non autorizza”; iii) “ai fini della tutela del decoro architettonico dell’edificio condominiale, non occorre che il fabbricato abbia un particolare pregio artistico, né rileva che tale fisionomia sia stata già gravemente ed evidentemente compromessa da precedenti interventi sull’immobile” (Cass. Ord. 37732/2021).
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