Comunità Slow Food, dare voce alle produzioni piccole e specializzate
Comunità Slow Food. Un incontro a Palermo, a Villa Niscemi, tra alcuni esponenti dell’Associazione Slow Food e le prime botteghe facenti parte del progetto che si sono riuniti per esporre la ragion d’essere e gli scopi della Comunità Slow Food.
Nata il 17 aprile, la Comunità è stata profilata come una rete già presente e solida con il solo bisogno di essere istituzionalizzata.
Lo scopo è quello di coinvolgere altre piccole realtà, ma sopratutto dare voce alla produzione piccola e specializzata, ponendosi come strumento di trasmissione di conoscenze e soprattutto come modello esemplare della filosofia di Slow Food: cibo buono, pulito, giusto.
Alle pareti della Sala degli Specchi di Villa Niscemi i presenti hanno potuto ammirare le fotografie di Gloria Minafra. Palermitana ma, come si definisce lei, “senza radici” Gloria Minafra ha fatto di “fotografia” e “viaggio” le parole d’ordine della sua vita.
Pochi anni fa lascia il suo lavoro per dedicarsi interamente alla fotografia e, attirata nuovamente dalla sua città d’origine, comincia a raccogliere delle testimonianze proprio dai Bottegai. La fotografia, che ritrae sia botteghe di food e non solo, testimonia l’amore verso il territorio enogastronomico e artistico, immortalando dettagli, strumenti e le stesse mani degli artigiani.
L’incontro è stata moderato da Teresa Armetta, proprietaria con il marito Gino Armetta della storica Gastronomia a San Lorenzo, la quale sottolinea l’importanza di partire dal capoluogo siciliano.
Fabrizio Dellapiana, uno dei relatori della conferenza, ha letto una lettera invitata del fondatore di slow food Carlo Petrini che non è potuto intervenire all’incontro.
“Carissimi amici, vi scrivo queste poche righe per darvi il benvenuto nella grande e meravigliosa famiglia slow food. L’adesione e la vicinanza di realtà come le vostre rafforzano tutto il nostro movimento e ci aiutano nell’impegno quotidiano che dedichiamo alla grande sfida di costruire e rafforzare i sistemi alimentari che siano buoni, puliti, giusti.
Le comunità di soci e attivisti rappresentano da sempre la spina dorsale della rete slow food e rendono possibile la realizzazione dei nostri progetti e delle nostre iniziative nel territorio. Parlare di comunità significa parlare di gruppi di persone legate tra loro dalla sicurezza affettiva, le comunità costituiscono un nuovo esempio di organizzare la nostra partecipazione, in Slow F. come in qualsiasi altra realtà civile, un mondo inclusivo e orizzontale, pienamente democratico e aperto alla complessità del mondo. Il futuro di S. F. poggia sull’integrazione armonica tra condotta e comunità, sulla capacità di dialogo tra sensibilità e inclinazioni diverse accomunati dalla convinzione che il cibo rappresenti uno strumento di integrazione potentissimo.
Voglio dirvi grazie per aver scelto di unire il vostro cammino al nostro e il sostegno che avete deciso di accordare ai vostri progetti e alle campagne internazionali, azioni concrete capacit di portare ad un cambiamento tangibile epositivo per milioni di persone. Un caloroso benvenuto a tutti voi, per quello che avete fatto, per quello che fate e per quello che farete. In un momento storico così difficile come quello che stiamo vivendo non vi è modo migliore per fronteggiare i problemi che unire le forze e aiutarsi reciprocamente. Il vostro impegno è oltremodo necessario e importante per Slow Food e per tutto il mondo. Sono anche certo del fatto che staremo bene insieme. Il bello inizia adesso”.
La lista delle botteghe che fanno parte della comunità slow food
GASTRONOMIA BELTRAMI CARTOCETO PESARO URBINO
MACELLERIA CALANDRINO LORENZO PALERMO
ROCCO E I SUOI FRATELLI RAPALLO GENOVA
IL FORNAIO DI D’ALOISI
EXTRO’ PIZZA E CUCINA PALERMO
SALUMERIA E GASTRONOMIA FERRO PALERMO
PANIFICIO GUCCIONE PALERMO
PREZZEMOLO BARTOLOMEO PALERMO
LA PAESANELLA MIRTO MESSINA
GASTRONOMIA ARMETTA PALERMO