La Comunità di Sant’Egidio quest’anno, dopo due anni di pandemia, tornerà ad organizzare in presenza il Pranzo di Natale, lo farà oggi 25 dicembre alle 13 a Palermo nella Chiesa di San Domenico, in via Roma e a Messina presso la Chiesa di San Francesco all’Immacolata.
A Palermo sono attesi 700 ospiti. Una tradizione, inaugurata a Roma, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, e giunta al quarantesimo anno.
“Per l’occasione – spiegano dalla Comunità di Sant’Egidio – verranno tolte le panche e apparecchiati i tavoli per fare posto a quanti, tra persone senza fissa dimora, stranieri, anziani, famiglie in difficoltà, vengono accolti nei diversi servizi svolti in città durante tutto l’anno. Il Natale insieme alla comunità colmerà, almeno in questo giorno di festa, la solitudine e l’indifferenza spesso vissute nella propria condizione quotidiana”. Il pranzo è stato reso possibile dalla “generosità di tanti e, in particolare, dal contributo dell’Istituto Opera Pia S.Lucia”.
Il pranzo di Natale con i poveri è una tradizione della Comunità di Sant’Egidio da quando, nel 1982, un piccolo gruppo di persone povere fu accolto attorno alla tavola della festa nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma. Erano circa 20 invitati: c’erano alcuni anziani del quartiere, di cui eravamo amici da tempo, che in quel giorno sarebbero rimasti soli, e alcune persone senza fissa dimora conosciute nelle strade di Roma. Sono passati tanti anni da quel primo pranzo: da allora la tavola si è allargata di anno in anno e da Roma ha raggiunto tante parti del mondo, dovunque la Comunità è presente.
A Messina dal 1994 il Pranzo di Natale è una tradizione che coinvolge tanti messinesi che scelgono di sostenere la sua realizzazione e di essere presenti al pranzo il giorno di Natale.
Il Natale risponde al bisogno di far festa di un popolo di bambini, anziani, migranti, senza fissa dimora, in cerca di amicizia, di aria di famiglia e di speranza.
Per questo motivo la Comunità di Sant’Egidio raduna la gente a lei più cara, i poveri della città, per far festa e vivere un altro appuntamento, il più importante, di un 2022 vissuto con i poveri.
La festa grande sarà proprio il 25 dicembre dove la Comunità di Sant’Egidio si sta preparando ad accogliere circa 400 amici che incontra nei suoi servizi settimanali.
Ecco la risposta ad un mondo in cui le guerre sembrano non trovare soluzione e coloro che inneggiano a scontri di culture e religioni animano con slogan populisti i dibattiti: un pranzo di gente semplice ed umile che si vuole bene, dove chi serve si confonde con chi è servito.
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