Rapporti internazionali e solidarietà. Manager tedeschi donato per attività sociali
Palermo – Questa mattina il Sindaco Leoluca Orlando ha incontrato presso la Sala delle Carrozze di Villa Niscemi una delegazione straniera costituita da 60 manager della Compagnia Assicurativa tedesca Arag. Nel corso dell’incontro il Presidente di Arag Paul Otto Fassbender e il Vice Presidente Johannes Kathan hanno donato al Comune di Palermo diecimila euro da utilizzare per scopi benefici. Il primo, qualche mese fa, aveva conosciuto il Sindaco Orlando nel corso di una riunione con gli amministratori delegati di varie aziende, svoltasi in Germania. Proprio in quella occasione il Primo Cittadino, nell’ottica di far riacquistare a Palermo il suo ruolo di interlocutore internazionale e di vedere nascere e svilupparsi nuovi e concreti rapporti di collaborazione, lo aveva invitato a venire in visita nella nostra città. “Non posso che mostrare la mia gratitudine per questo gesto – ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando – che non fa altro che confermare gli ottimi rapporti che personalmente e come Sindaco di Palermo ho sempre avuto con la Germania. Destineremo queste somme alle Attività sociali perchè come Amministrazione siamo convinti che per costruire il futuro di Palermo bisogna lavorare ad una dimensione territoriale e sociale diversa e migliore, che sia l’anello di congiunzione tra le aspettative dell’Amministrazione e quelle dei cittadini palermitani. La nostra città sta vivendo un momento importante – ha spiegato il Sindaco Orlando ai visitatori – legato alla candidatura a Capitale europea della Cultura nel 2019. Una sfida che ha come obiettivo finale quello di far sì che la nostra città non venga ricordata sempre perchè teatro di terribili stragi di mafia, ma perchè è uno dei più bei mosaici esistenti e per renderci ancora più orgogliosi della nostra palermitanità. Ma non mi stancherò mai di dire – ha concluso il Sindaco – che per far ciò non bastano le sole ricchezze architettoniche e naturalistiche che la nostra città vanta, bisogna lavorare su fattori come la credibilità, lo stile di vita, la cultura dell’accoglienza, quella della diversità e dell’integrazione”