Racket. Orlando a Letta: “In memoria di Grassi indagare su comportamenti banche”
Palermo – Si è svolta oggi con la deposizione di due corone di fiori in via Alfieri la cerimonia commemorativa di Libero Grassi, l’imprenditore tessile ucciso dalla mafia il 29 agosto 1991 per essersi opposto al pizzo. Presenti tra gli altri, oltre alla vedova Pina Maisano e ai figli Davide e Alice Grassi, anche il presidente del Senato Pietro Grasso, il prefetto Francesca Cannizzo, il vicequestore vicario Maurizio Agricola, il Sindaco Leoluca Orlando, il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando, l’assessore regionale alle Autonomie Locali Patrizia Valenti, gli assessori comunali Giuseppe Barbera, Francesco Giambrone, Agata Bazzi e il presidente della Camera di Commercio Roberto Helg.
“Come ieri e come accadrà anche in futuro, oggi ricordiamo la figura di Libero Grassi imprenditore onesto e coraggioso che si era ribellato alla mafia e al suo sistema estorsivo senza alcuna paura – ha detto il Sindaco Leoluca Orlando -. Grassi ancora oggi rappresenta l’esempio della legalità, del coraggio e della convinzione per tutti coloro che vogliono abbattere il cancro del racket mafioso, coniugando la dignità del lavoro con la libertà di fare commercio senza doversi piegare alle ignobili regole dettate dal dio denaro”. “Non dobbiamo e non possiamo però dimenticare – ha proseguito Orlando – che proprio mentre conduceva la sua battaglia contro il pizzo, Libero Grassi trovò chiuse le porte delle banche.
Un comportamento che ancora oggi caratterizza la politica di alcuni istituti di credito.” “Per questo – ha annunciato il Sindaco – proprio oggi ho chiesto al Presidente del Consiglio Enrico Letta di attivare una indagine ispettiva per verificare i motivi per cui ancora oggi le banche negano aiuti economici a imprenditori, artigiani e commercianti in difficoltà”. Al termine della cerimonia commemorativa, il Sindaco si è recato in piazzetta due Palme per una colazione di consumo critico al Bar, il cui titolare ha denunciato i suoi estorsori.