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Controlli del territorio e tutela dell’ambiente: 3 sequestri,denunciato un architetto

Palermo – La Polizia Municipale, nell’ambito dei controlli del territorio e la tutela dell’ambiente svolti dal nucleo di Polizia Urbanistico Edilizia coordinato dal Comm. Enrico Farina ha eseguito tre sequestri rispettivamente in via Demetrio Camarda, in Via Principe di Palagonia ed Largo Petix. Nel primo caso, gli agenti hanno accertato che sul terrazzo di pertinenza di un appartamento all’ottavo piano era stata realizzata una tettoia in legno a doppia falda, sorretta da sette pilastri in legno lamellare, infissa al suolo ed affogata nel cemento, aperta da due lati che occupava una superficie di circa sessanta metri quadrati. Durante il sopralluogo sono stati riscontrato i lavori in pieno svolgimento di un locale adibito a lavanderia ed esteso circa venti metri quadrati. Poiché queste opere sono state compiute in assenza di concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile, il proprietario e committente delle opere è stato denunciato alla autorità giudiziaria. Un secondo sequestro è stato compiuto in Via Principe di Palagonia, in una zona dichiarata Netto storico. In una palazzina preesistente di un piano, il proprietario, anziché eseguire i lavori previsti nella concessione edilizia che riguardavano il recupero del sottotetto mediante la dismissione dei controsoffitti, stava realizzando un ampliamento non autorizzato di superficie di circa settanta metri quadrati. E’ stato per altro accertato che il proprietario aveva presentato agli Uffici una rappresentazione grafica diversa dall’originario stato dei luoghi. Sono stati denunciati alla autorità giudiziaria la proprietaria e l’architetto direttore dei lavori per la mancata esibizione di concessione edilizia e del nulla osta Genio Civile e della Soprintendenza. In Largo Petix, si è invece proceduto ad un sequestro per violazione dei sigilli: un immobile, sottoposto a sequestro nel 2008, è risultato abitato. A seguito di esecuzione di una sentenza penale e restituzione all’avente diritto, è stata accertata la prosecuzione delle opere edilizie consistenti nella ultimazione e definizione del terzo piano realizzato abusivamente, tramezzato, con i telai degli infissi collocati e con gli impianti tecnici predisposti. Anche in questo caso la proprietaria e committente delle opere è stata denunciata alla autorità giudiziaria per mancanza di concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile e della Soprintendenza.

Redazione

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