COIME. Sospesi i cantieri
A seguito di una divergente interpretazione della normativa sulla sicurezza sui posti di lavoro, sorta tra gli uffici responsabili delle manutenzioni e l’Ispettorato del lavoro, si è reso necessario sospendere a partire già da oggi tutti i cantieri in corso del Coime. All’origine della vicenda, che ha portato al sanzionamento del dirigente responsabile dello stesso Coime, dottor Francesco Teriaca, quella che, secondo l’Ispettorato del lavoro, sarebbe una mancata applicazione della legge, con riferimento alla formazione del personale e alle visite mediche. Sul primo punto gli uffici comunali avevano già programmato la formazione scaglionata nel tempo ma ciò, secondo gli uffici preposti alla vigilanza sul lavoro, non sarebbe in linea con quanto previsto dal più recente accordo tra lo Stato e le regioni. Per quanto riguarda invece le visite periodiche del personale, il funzionario responsabile aveva già predisposto gli atti necessari ma, a causa di una malattia che lo ha tenuto e lo tiene lontano dal lavoro, gli stessi non sono stati finalizzati. Si è quindi determinato un “cortocircuito” che ha portato oggi alla decisione assunta dal dirigente del Coime di sospendere i cantieri. Il sindaco e l’assessore Bazzi hanno chiesto oggi che il settore manutenzioni individui con estrema urgenza gli adempimenti necessari a uscire da questa emergenza. Il capo area, Sergio Pollicita, ha quindi chiarito che già da alcuni giorni sono state avviate le procedure per lo svolgimento dei corsi di formazione e per la sostituzione del dirigente malato. Il sindaco, infine, ha chiesto al segretario generale di acquisire un parere legale che chiarisca la correttezza dell’interpretazione della legge e dia quindi indicazioni certe a tutti gli uffici, che devono applicare in modo rigido la normativa sulla sicurezza. Per quanto attiene i cantieri che sono stati sospesi, e in particolare quelli delle manutenzioni nelle scuole, l’assessore Barbara Evola ha affermato che “abbiamo già attivato le procedure per trasferire agli istituti interessati le somme, peraltro da noi già preventivate, loro spettanti affinché possano effettuare i lavori più urgenti e indifferibilii in autonomia”.