Città digitale. Giunta approva Linee guida Open Data
Nel corso dell’ultima seduta, la Giunta comunale ha approvato, su proposta dell’Assessore Giusto Catania, le linee guida per l’utilizzo e la diffusione degli Open data. “Quello che può apparire come un mero procedimento tecnico – spiega l’Assessore – è invece un importante passo avanti per la costruzione e la razionalizzazione di un modello di governo trasparente e partecipato. Gli Open data permettono infatti, stimolandola, la libera circolazione delle informazioni, la condivisione e la collaborazione fra i cittadini, non solo fra gli addetti ai lavori.” La delibera di Giunta, che segue la pubblicazione da parte della Presidenza del Consiglio del “Codice dell’Amministrazione Digitale”, mira a promuovere all’interno dell’Amministrazione comunale un percorso di conoscenza, formazione e condivisione, che progressivamente faccia crescere il numero e la qualità dei dati resi disponibili al vasto pubblico. Nel corso dell’ultimo anno, la città di Palermo ha compiuto in questo settore passi da gigante, partendo da zero a posizionandosi in poco al settimo posto fra le grandi città italiane per disponibilità ed accessibilità dei dati. Attraverso la pubblicazione degli Open Data il Comune di Palermo valorizzerà il proprio patrimonio informativo e favorirà la democrazia partecipativa rendendo i cittadini maggiormente consapevoli e consentendo loro di effettuare scelte che soddisfino i bisogni della collettività; l’uso dei dati aperti potrà inoltre essere un volano per lo sviluppo di nuove applicazioni di interesse per la collettività. “E’ molto importante – sottolinea il Sindaco – che questo processo sia nato e si svilupperà come un processo partecipato, che ha già visto e sempre più vedrà coinvolti esperti del settore che a titolo gratuito stanno collaborando alla costruzione di un importante percorso formativo interno all’Amministrazione. E’, in sintesi un’applicazione pratica del modello partecipato che stiamo applicando a diversi temi e settori dell’Amministrazione, in questo ancora più importante perché, per sua natura, è un percorso che produrrà effetti riproducibili in altri contesti.”