Si è svolta stamattina a Brancaccio una ampia operazione del Nucleo di Polizia Edilizia della Polizia Municipale, coordinata con il Nucleo protezione ambientale, il Commissariato della Polizia di Stato ed il personale dell’Azienda sanitaria provinciale, in via Giuseppe Galeano. L’intervento congiunto ha portato al sequestro di tre costruzioni abusive ubicate all’interno di un lotto di terreno di circa tremila metri quadrati. Tre sono state le persone denunciate all’Autorità giudiziaria in concorso tra loro, per violazioni alla normativa edilizia ed ambientale. Nel corso dell’operazione, gli uomini di via Dogali hanno anche sequestrato sette cavalli e due asini rinvenuti all’interno di uno dei tre manufatti dove erano stati ricavati box di forma rettangolare. E’ stato anche sequestrato un autocarro per le violazioni accertate nel trasporto di rifiuti speciali. Gli animali, dopo i controlli sanitari effettuati dai veterinari dell’Asp – l’Azienda sanitaria provinciale – sono stati affidati al custode giudiziario, per provvedere al loro mantenimento. Nella stessa area, sono stati rinvenuti circa ottanta metri cubi di sfabbricidi, scarti di demolizioni edili, senza le autorizzazioni previste per lo stoccaggio di rifiuti speciali. Il manufatto più grande, esteso circa cinquecento metri quadrati, era stato suddiviso in tredici box destinati a ricovero di animali: otto realizzati in muratura e copertura in lamiera e cinque senza copertura, da ultimare. Degli altri due manufatti, rispettivamente di novantatre e di dieci metri quadrati, uno era privo di copertura, con una fila di blocchi dei muri divisori interni, mentre l’altro era stato realizzato in muratura e con la copertura in lamiera. Nell’ambito dell’intervento, gli agenti notavano un autocarro intento a scaricare sfabbricidi sul terreno e bloccavano il travaso di circa tre metri cubi di rifiuti speciali, rimasti sul cassone. Dai controlli effettuati dagli agenti del Nopa, è stata verificata l’iscrizione della ditta all’albo nazionale dei gestori ambientali, ma è stata contestata l’evidenza dello scarico dei detriti in luogo non idoneo, e per altro diverso da quello indicato nei documenti in possesso del conducente, il cui mezzo è stato quindi posto sotto sequestro. L’intervento si è quindi concluso con la denuncia di tre persone all’Autorità giudiziaria, perché sfornite di concessione edilizia, nulla osta del Genio Civile e per violazioni della normativa ambientale.
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