PALERMO – L’Amministrazione comunale e l’ANPI – Associazione nazionale partigiani d’Italia, hanno commemorato stamattina in via Maqueda la strage dell’8 luglio 1960, quando durante una manifestazione indetta dal Sindacato, le forze dell’ordine spararono sulla folla uccidendo 3 manifestanti ed una passante.
Le vittime di quel giorno furono Giuseppe Malleo di 16 anni, Andrea Cangitano di 14 anni e Francesco Vella operaio di 42 anni. A loro va aggiunta Rosa La Barbera una donna di 53 anni raggiunta da uno dei tanti colpi sparati all’impazzata, mentre si apprestava a chiudere la finestra di casa.
“Per l’Amministrazione comunale – ha affermato Giusto Catania presente alla cerimonia stamattina – è un dovere morale e civile ricordare quella strage e quelle vittime, perché quei fatti furono il risultato di una violenza di Stato che macchia la storia del nostro paese e che mai più dovrà ripetersi. Quelle vittime vanno ricordate – ha concluso Catania – perché le battaglie per i diritti e la democrazia che il movimento sindacale portò avanti in quegli anni, sono state la base di tante conquiste dei lavoratori e di tutti i cittadini, prime fra tutte lo Statuto dei lavoratori.”
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