I lavori del Consiglio al Comune di Palermo sono fermi. Il regolamento della movida è al centro del contendere, in discussione da sei mesi, con due soli articoli approvati. A sollevare la questione i consiglieri e le consigliere comunali di Partito Democratico, Progetto Palermo, Movimento 5 Stelle, Oso e Gruppo Misto. “Il sindaco Lagalla prenda atto che non ha più una coalizione che lo sostiene, ma una maggioranza frantumata e rissosa, che paralizza l’attività amministrativa.I conflitti interni al centro destra affondano perfino il regolamento movida, stravolto in aula da decine di emendamenti dei consiglieri della stessa maggioranza, che non tengono conto delle emergenze della città.
Riteniamo urgente che i palermitani e le palermitane possano avere un regolamento per la Movida che migliori la qualità della vita dei residenti e sostenga le attività produttive del settore, oltre a un Consiglio comunale che produca e non sia solo teatrino di prove di forza che strumentalizzano e danneggiano gli interesse della città.
Mentre la maggioranza continua a litigare per il rimpasto, noi continueremo ad ascoltare la città e siamo pronti a lavorare in Consiglio comunale, formalizzando le istanze emerse dal confronto”.
Dopo l’approvazione dei primi due articoli, è stata rinviata a venerdì la trattazione in Consiglio comunale del nuovo regolamento sulla movida. Maggioranza e opposizione nei giorni scorsi hanno lavorato assieme sui numerosi emendamenti al testo.
Il regolamento introduce nuovi orari sulle attività dei locali notturni, regolamentando ad esempio la musica all’aperto: in centro storico fino alle 23 nei giorni feriali e a mezzanotte nei weekend. Lo prevede un emendamento al regolamento, che sposta invece lo stop alla musica all’esterno a mezzanotte (nei feriali) e a mezzanotte e mezza (fine settimana) nei mesi compresi da maggio a settembre.
All’interno dei locali invece verrebbero consentiti concerti e dj set fino a mezzanotte e mezzo nei giorni feriali e all’1,30 nei fine settimana. Limiti che slittano avanti di un’ora nelle altre zone della città. Discorso diverso per le discoteche autorizzate, che dovranno dare l’alt alla musica a partire dalle 2. Il Comune però non concederà più nuove licenze per discoteche in centro storico.
Per quanto riguarda invece gli stabilimenti balneari e i circoli privati che si trovano nelle fasce costiere, potranno svolgere spettacoli e/o intrattenimenti musicali o danzanti dal primo giugno al 30 settembre di ogni anno nei giorni compresi dal lunedì al giovedì dalle 10 all’1 di notte. Mentre il venerdì, sabato e domenica il limite si sposterà alle 3. Quest’ultima norma ha provocato già delle polemiche, con i residenti dell’Addaura che si dicono pronti a ricorrere al Tar.
Limitazioni anche alla vendita degli alcolici: gli esercizi di vicinato come i minimarket non potranno vendere alcol dopo le 22 né si potrà circolare con bevande in vetro o lattina dalle 22 alle 7 del giorno successivo.
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