Minacce di morte al commissario straordinario del Comune di Licata Maria Grazia Brandara. Dopo le dimissioni del sindaco antiabusivismo Angelo Cambiano sfiduciato dal consiglio comunale arriva l’ennesima batosta. Una missiva minacciosa mette in guardia il funzionario: ”Rischiati a toccare le nostre case e sei morta, ti sgozziamo via, fai una sola cosa contro di noi e ti scanniamo. Ti seguiamo e ti controlliamo a vista”. Questa parte del testo del messaggio intimidatorio, che si chiude con la foto di una cassa da morto vuota.
La minaccia è seria «perché la missiva, giunta mercoledì ma della quale ho preso conoscenza solo ieri sera di ritorno da Roma, è stata indirizzata al mio domicilio privato di Palermo, che conoscono in pochissimi. Sono infatti ospite di un conoscente ma questo lo sanno davvero in pochi» spiega la Brandara.
Nella missiva c’è un riferimento proprio alla sua vita e alla sua casa di Naro, dove abita, e del cui Comune è stata anche sindaco. Attualmente Brandara ricopre anche la carica di capo della segreteria particolare del vicepresidente della Regione Siciliana Maria Lo Bello e presidente dello Ias (Industria acque siracusane). Per diventare ancora commissario di Licata, città nel quale l’abusivismo è una piaga devastante che ha condotto all’addio dell’ultimo
Nel luglio 2016, nella sua carica di commissario straordinario dell’Irsap, aveva ricevuto un altro messaggio intimidatorio con allegate due cartucce di fucile.
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