Palermo capitale europea della cultura nel 2019 e capitale dello sport nel 2016. Questi sono gli obiettivi dell’amministrazione del Sindaco Leoluca Orlando. Il comune chiede ai suoi dipendenti un aumento della produttività e i servizi forniti ai cittadini, “senza però parlare del rinnovo del contratto decentrato, bloccato da 24 mesi”. E’ la denuncia dei sindacati confederali che si sono riuniti questa mattina ai Cantieri Culturali della Zisa di Palermo per far il punto della situazione. Pronti anche ad un autunno di mobilitazione e protesta se l’amministrazione comunale non rinnoverà il contratto di lavoro dei suoi 7.240 dipendenti.
A prendere per prima la parola davanti l’assemblea è stato Nicola Scaglione della Cisl Fp davanti ai colleghi riuniti questa mattina in assemblea nei locali del cinema De Seta: “Palermo non è pronta a diventare capitale europea della cultura, il sindaco Orlando deve prima pensare ai dipendenti del Comune. Invece da quando si è insediato ha pensato solo alla Gesip. Sono colleghi, noi li rispettiamo, ma ci siamo anche noi e il nostro sindaco ci deve ascoltare”.
“Rinnovare il contratto dei dipendenti comunali significa dare la possibilità di creare migliori servizi per la città. E’ importante che ci sia questo collegamento, perché i servizi vengono erogati sulla base anche della possibilità di utilizzare al meglio il lavoratore comunale che deve poter anche lavorare il pomeriggio o aprire i servizi anche in giornate festive” Lo spiega il segretario aziendale della Cgil Fp Paola Caselli in occasione della riunione di Cgil, Cisl e Uil con tutti i lavoratori del Comune di Palermo che stamattina si sono riuniti ai cantieri Culturali della Zisa nei locali della sala cinematografica De Seta per parlare del rinnovo del contratto di lavoro degli oltre settemila dipendenti del Comune di Palermo. “Un rinnovo del contratto non riguarda solo limitatamente lo stipendio dei lavoratori comunali ma è l’opportunità che l’amministrazione comunale ha di poter migliorare i servizi ai cittadini. Con questa assemblea vogliamo coinvolgere i lavoratori in un percorso di rinnovamento che riguarda tutti i lavoratori nell’interesse collettivo della città. Noi abbiamo fatto da mesi proposte all’amministrazione comunale, ma non abbiamo ricevuto delle risposte. Noi siamo disposti a tutto e continueremo a cercare di dialogare con l’amministrazione. Ma se ciò non accadrà siamo pronti a qualsiasi tipo di lotta che fosse necessaria“.
Il nostro è un contratto decentrato e chiediamo all’amministrazione di redistribuire i servizi – precisa il segretario provinciale del UIL Fpl, Ilioneo Martinez – Chiediamo che una parte dei risparmi di gestione, che sono stati accantonati dall’amministrazione anche sugli affitti per gli immobili spostando gli uffici in beni confiscati alla mafia, dovrebbero essere dedicate a dei progetti di produttività mettendo in atto come desidera il Comune di Palermo dei servizi orientati al pubblico in modo tale da unire efficienza ad incentivazione economica. Noi vogliamo chiudere al più presto la vertenza sul contratto di lavoro altrimenti si rischia di perdere i 4 milioni di euro di economie relative agli anni precedenti”.
“Ci sono almeno 135 persone che all’interno del Comune di Palermo guadagnano tra i 5 mila e i 10 mila euro d’indennità di funzione, in più prendono il normale stipendio – spiega il sindacalista della Cigl Fp Gerlando Cosentino – Queste persone hanno di solito la funzione di vicedirigenti. Altre 13 persone prendono 10 mila euro l’anno e hanno compiti definiti di alta professionalità all’interno del Comune di Palermo. A fronte invece dei tagli che il comune ha effettuato per esempio sulle indennità di rischio dei vigili urbani che si occupano di viabilità”. Molto amareggiati anche i sindacalisti della Uil Pp che sottolineano “la completa sordità dell’amministrazione del Comune di Palermo di fronte al grande malcontento dei suoi dipendenti”.
“Cosa dobbiamo fare per far in modo che il sindaco Orlando senta le nostre ragioni – dichiara avvilita il segretario aziendale della Uil Fp Sandra Biasini – Dobbiamo forse sabotare il Festino di santa Rosalia? Ci sono ben 2.800 dipendenti del comune di Palermo che lavorano con uno stipendio di 800 euro al mese e sono padri di famiglia. Alcuni di loro sono vigili urbani che rischiano quotidianamente la vita in una città come Palermo. Nei nostri uffici siamo costretti a lavorare anche con tecnologie obsolete come computer con sistema operativo MS dos. Proprio questa mattina per chiudere una pratica in circoscrizione per il rilascio della social card abbiamo perso un’ora”.
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