prendere le mosse viaggi che siano a un tempo partenze e ritorni, accoglienze e slanci. Lungi dal limitarsi al solo spazio dello ZAC, il programma prevede infatti percorsi, relazioni e contaminazioni tra varie parti della città: dagli antichi palazzi alle estreme periferie, dai luoghi del lavoro a quelli dello sport e dell’aggregazione, non escludendo i luoghi della cosiddetta marginalità.
Nel progetto #ZACentrale di Fondazione Merz si uniscono grande impegno organizzativo e profonda radicalità culturale: accanto a un fitto programma di mostre, concerti, spettacoli teatrali e di danza, sono previsti la realizzazione di attività formative ai più diversi livelli, incontri pubblici in partenariato con le altre realtà dei Cantieri Culturali, interventi documentari, la nascita di un incubatore creativo e l’apertura di una biblioteca specialistica dedicata all’arte contemporanea.
le mostre | la Fondazione Merz è dotata di un patrimonio che intende condividere per il progetto. Molte delle tematiche affrontate da Mario e Marisa Merz durante la loro fertile vita e dai numerosi artisti che la Fondazione ha seguito e continua a seguire si ritrovano nei temi di #ZACentrale. È per questo che è prevista non soltanto l’installazione a lungo termine di alcune opere ma anche l’esposizione temporanea di una parte del ‘bagaglio’ della Fondazione, il che garantirà al progetto non soltanto una buona proposta di partenza in termini culturali e qualitativi, ma anche l’arrivo in città di importanti elementi di dinamizzazione del presente.
progetto educazione | l’area delle attività educative si propone di offrire un insieme di attività e servizi finalizzati a favorire la relazione tra il territorio e lo ZAC, diffondendo la conoscenza dei linguaggi e delle pratiche dell’arte contemporanea.
ZAC public program | una parte rilevante del progetto generale si svolgerà in stretta collaborazione con le varie realtà culturali e associative presenti nel vasto spazio dei Cantieri Culturali alla Zisa. Concepito per un pubblico eterogeneo, ZAC public program, proporrà un servizio di formazione gratuito, promosso dalla Fondazione Merz e scritto a più mani con altri protagonisti della vita culturale siciliana, nazionale e internazionale.
terredicoltura | Quest”area del progetto si pone come incubatore e osservatorio dell’arte giovane nell’area del Mediterraneo, inteso come area geografica e storica che dall’Italia percorre i Balcani e l’Anatolia e giunge ai paesi del Maghreb attraverso le complesse vicende storiche e politiche del Medio Oriente e del delta del Nilo. L’intento è quello di creare a Palermo una realtà fluida e aperta che metta in relazione gli artisti giovani e meno giovani con una rete di osservatori/coltivatori e al tempo stesso con la città e il suo territorio. terredicoltura sarà animata da un team curatoriale che metterà a dimora in città un vivaio di artisti, favorendone nel contempo le relazioni con esperienze della scena italiana (con forte attenzione allo specifico siciliano) e internazionale.
biblioteca TALEA | Il progetto si completa con l’istituzione di una biblioteca specializzata che, coerente allo spirito “arboreo” che anima #ZACentrale, si svilupperà a partire dalla messa a dimora a Palermo di un primo fondo di 300 volumi donati dalla Fondazione Merz. Da questa talea gemmeranno altri libri, contributi e donazioni, fino a costituire un centro dedicato all’arte contemporanea, che resterà a disposizione degli appassionati e degli studiosi anche oltre i termini temporali del progetto.
Il progetto #ZACentrale corona una storia di intensi rapporti tra la Fondazione Merz e la Sicilia. Sono infatti ben 17 le mostre, gli eventi e i progetti che hanno impegnato la Fondazione a Palermo e in Sicilia dal 2014 al 2019: programmi di arte visiva per il Festival delle Letterature Migranti, mostre in collaborazione con Fondazione Sicilia e con la GAM Galleria d’Arte Moderna di Palermo concerti ancora con Fondazione Sicilia e collaborazioni di varia natura con realtà quali il Museo Archeologico Regionale “Antonino Salinas” di Palermo, con l’Università di Palermo, l’Arcidiocesi di Palermo e con le Cantine Planeta. La Fondazione ha inoltre promosso e sostenuto la nascita di una nuova formazione musicale, il WadiEnsemble, costituita per offrire ai migliori giovani talenti siciliani una nuova possibilità di crescita e confronto con importanti figure del concertismo internazionale. Con European Alternatives Fondazione Merz ha nel 2019 ha organizzato a Palermo ÜberMauer, seconda edizione della BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo.
La Fondazione, intitolata a Mario e Marisa Merz, nasce come centro d’arte contemporanea nel 2005, con l’intento di ospitare mostre, eventi, attività educative e portare avanti la ricerca e l’approfondimento dell’arte.
La Fondazione, nata e sviluppatasi in aperto contrasto al concetto di arte come monumento, ossia immagine della memoria, potente ma statica, interpreta oggi il proprio ruolo di centrale energetica dell’arte. Il luogo delle opere, passato da essere “casa dell’artista” a “casa per gli artisti”, ha inevitabilmente maturato il proprio ruolo, nato da un impulso di sopravvivenza, e si è resa attrice consapevole e presente di nuove opportunità.
Presieduta da Beatrice Merz, la Fondazione si avvale della collaborazione di un comitato scientifico composto da Frances Morris (Director at Tate Modern, London), Vicente Todolí (Artistic Advisor Hangar Bicocca, Milano), Richard Flood (Former Director of Special Project & Curator at Large New Museum of Contemporary Art, New York) e Mariano Boggia (Merz’s Collection Manager) e della consulenza di curatori ospiti per la programmazione espositiva.
La Fondazione alterna mostre dedicate a Mario e Marisa Merz come momenti di riflessione e studio a dei grandi progetti site-specific di artisti nazionali e internazionali invitati a confrontarsi con lo spazio di via Limone e con il suo contenuto, senza tralasciare la ricerca sulle nuove generazioni per cui sono regolarmente organizzati eventi espositivi. Organizza eventi, tra cui le rassegne di arte visiva, musica contemporanea e spettacolo Meteorite in Giardino e Scusi non capisco che ogni anno rappresentano l’occasione di far dialogare diverse discipline legate alla cultura contemporanea. Il Dipartimento Educazione offre un insieme di attività e servizi finalizzati a favorire la relazione tra il territorio e il museo, diffondendo la conoscenza dei linguaggi e delle pratiche dell’arte contemporanea; organizza attività rivolte a diverse tipologie di pubblico per promuovere la conoscenza dell’arte contemporanea: visite guidate e laboratori per la scuola, percorsi formativi per gli insegnanti, workshop con gli artisti, oltre ad un servizio gratuito di accoglienza al pubblico in sala. La biblioteca è specializzata in storia e critica dell’arte moderna e contemporanea. La particolarità della sua sala studio e consultazione, situata al primo piano e un tempo parte integrante del percorso espositivo, è il punto di vista sulla sala sottostante, all’insegna di un costante dialogo con lo spazio espositivo. La biblioteca è affiancata all’Archivio Merz che ha lo scopo principale di raccogliere, ordinare e conservare ogni documentazione esistente relativa a Mario e Marisa Merz. Il Mario Merz Prize, con cadenza biennale, ha la finalità di individuare personalità nel campo dell’arte e della composizione musicale contemporanea, attraverso la competenza di una fitta rete internazionale di esperti. Il progetto crea una nuova programmazione espositiva e di attività musicale tra l’Italia e la Svizzera.
La Fondazione non lavora soltanto nella propria sede storica: oltre a progetti e collaborazioni con le maggiori realtà internazionali sta attivando una nuova rete operativa e realizza progetti, non solo espositivi, nelle aree del Mediterraneo e della MittelEuropa, luoghi di confine, di accoglienza e confronto tra culture, popoli e tradizioni. Questo ambito di lavoro nasce dalla volontà di investire nell’ambito di una progettazione ampia, a vocazione transezionale, abbracciando le espressioni della creatività contemporanea, dalle arti visive alla musica, dal teatro alla letteratura. La particolarità di alcuni progetti è un’attenzione agli aspetti sociali e di community building, alla creazione di nuove reti di relazione tra artisti e territori, attraverso il lavoro della Fondazione, intesa qui come fattore facilitatore e acceleratore di scambi e creazioni.
La Fondazione è Ente privato. Le attività della Fondazione sono finanziate da risorse proprie e da una rete di donors, da un contributo da Enti pubblici e privati.
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