Comune di Bolognetta. È ufficiale la concessione del finanziamento per il recupero dell’immobile confiscato alla mafia di proprietà del Comune di Bolognetta da dieci anni.
Il Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha infatti recapitato giovedì in municipio il decreto che assegna l’importo di un 1,5 milioni di euro a valere sulle risorse del Pon Legalità 2014-2020, somma che dovrà essere utilizzata dall’Amministrazione del Sindaco Gaetano Grassadonia per lavori di recupero funzionale di parte del piano terra e del primo piano del Palazzo Monachelli, da destinare a centro di formazione e inclusione socio lavorativa per giovani a rischio di devianza.
Il Palazzo Monachelli con decreto del Ministero dell’Interno del 2009 è stato assegnato al Comune di Bolognetta, da allora tutto il primo piano e parte del pianterreno è rimasto inutilizzato.
Di recente una porzione del piano terra è stato ristrutturato al fine di creare Infrastrutture su piccola scala per lo sviluppo degli itinerari rurali.
Il Comune ha partecipato nei mesi scorsi al bando del Ministero dell’Interno Pon Legalità 2014-2020 con il progetto “MUSEO DEL GUSTO”, redatto dall’Ufficio tecnico e dell’Ufficio Servizi Sociali e trasmesso al Ministero dell’Interno, con l’intento di reperire le risorse necessarie a poter rendere fruibili gli spazi. Ad Aprile il Viminale ha comunicato che l’Autorità di gestione del Pon Legalità ha approvato la graduatoria delle candidature ammissibili a finanziamento.
Sulla base dei 45 progetti presentati, Bolognetta rientrava tra i 18 progetti ammessi in Sicilia, primo tra i Comuni in provincia di Palermo e terzo in Sicilia. L’Amministrazione ha quindi provveduto a nominare uno staff di dipendenti comunali da coinvolgere nella governance del progetto.
“Abbiamo raggiunto un ottimo risultato grazie al lavoro di squadra che si è creato tra gli uffici comunali e l’amministrazione, oltre ad un partenariato strategico di grande rilevanza che ha coinvolto, oltre tutte le attività del settore enogastronomico di Bolognetta, soggetti di grande rilevanza come L’EAP ed il Dipartimento per la Giustizia Minorile.
In una realtà locale, abituata a schemi tradizionali, si apporta un nuovo modo di utilizzare le risorse comunali e un nuovo modo di stimolare le aziende e i privati, avviando un progetto in associazione, in cooperazione, evidenziando la forza della legalità che vince sull’illegalità.
Recuperando un bene, che è stato sottratto alla criminalità organizzata, che diventa bene di tutti, questo progetto diventa un luogo di rinascita delle coscienze a nuova vita per alcuni giovani, che dopo avere commesso l’errore di vivere nell’illegalità, risentono il bisogno di ritrovarsi, di ritornare alla propria dimensione del giusto e dell’onesto”.
Con l’aiuto di tutta la piccola comunità, composta da persone oneste, rette e laboriose, insieme si ritorna a vivere del piacere e del gusto del lavoro con la voglia di proseguire per il futuro, cosicché il “Museo del Gusto” è esempio del “gusto per la legalità” Come dichiarato dal Sindaco Grassadonia.
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