Elezioni Palermo 2012: Terzo polo candida Massimo Costa

Sarà Massimo Costa, il 34enne presidente del Coni siciliano, il prossimo candidato a sindaco di Palermo del terzo polo.

di redazione

PALERMO – Sarà Massimo Costa, il 34enne presidente del Coni siciliano, il prossimo candidato a sindaco di Palermo del terzo polo.  Dopo una riunione a Roma tra i leader della coalizione, e’ stato ufficializzata la candidatura. Da capire la posizione del partito di raffaele Lombardo (Mpa) che è favorevole a Costa ma contrario alle posizioni del segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, il quale vorrebbe far convergere sul giovane palermitano anche il Pdl. Accordo trasversale che ne l’Mpa ne il segretario regionale di Fli, Carmelo Briguglio considerano fattibile.

 

“In questi giorni abbiamo avuto diversi incontri con quasi tutti i partiti dell’area di centro destra. Nessuno ci ha convinto con una proposta seria. Tutti vogliono i nostri voti ma nessuno ad oggi ci ha proposto un serio progetto politico”. Così il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè, nell’ultimo post del suo blog ‘Sud’. “In ultimo – aggiunge l’esponente del movimento arancione – il nome di Massimo Costa per sindaco di Palermo; non mi dispiace, è un ragazzo sveglio e preparato ma a noi, prima che i nomi, interessa il progetto politico. Come ho avuto modo di ribadire agli stessi Fini e a Casini, nei nostri recenti incontri – prosegue -, Grande Sud guarda con attenzione alla possibilità d’intraprendere un percorso politico serio, cioè un progetto politico a lunga scadenza, che riesca a coagulare le migliori anime moderate, cui affidare le chiavi del Sud”.

“Un percorso politico serio non può vivere della schizofrenia di condivisioni estemporanee, ma di alleanze salde, che programmano, progettano, governano. Non è pensabile che Grande Sud voti la sfiducia a Lombardo di mattina e poi, nel pomeriggio condivida con lui la candidatura per il sindaco di Palermo”.
Per l’esponente del movimento arancione “è proprio questa la differenza tra una condivisione estemporanea e un’alleanza salda; ed è una differenza sostanziale. Mi sto sforzando perché torni ad essere così. Ma se così non sarà, andremo da soli, ci presenteremo alla gente col nostro chiaro progetto politico e le chiederemo fiducia”. “Altro ragionamento, invece, faremmo – ha sottolineato Miccichè – qualora il governatore Lombardo mettesse fine a questo ibridismo politico (per cui ‘tecnicamente’ governa con quello stesso Pd che tra un paio di mesi sarà suo avversario politico alle amministrative) e ci proponesse un chiaro, trasparente e ortodosso progetto politico, attraverso cui rilanciare Palermo e la Sicilia”.