La Gesip, la società di Gestione Servizi Impianti Pubblici di Palermo, nata nel 2001 per volere dell’allora commissario straordinario del comune di Palermo Guglielmo Serio, che sostituiva il dimissionario Leoluca Orlando ormai lanciato verso le regionali poi vinte da Totò Cuffaro, nata dall’esigenza di “piazzare” circa settemila lsu, lasciati in eredità dallo stesso Leoluca, come sapete è in liquidazione .
Come in ogni procedura di liquidazione, che inizierà il 30 di questo mese a Piazzetta della Pace, ci sarà la vendita all’asta dei beni dell’azienda il cui ricavato sarà destinato al pagamento di non si sa ancora cosa o chi. A quanto pare la fretta è stata determinata dal fatto che nei magazzini i beni rischiavano di perdersi e deteriorarsi. Quindi, tutti coloro che volessero acquistare uno dei 43 lotti , anche il Comune di Palermo in linea teorica, possono avanzare delle proposte di acquisto al rialzo per: flaconi di sapone liquido, zappe e attrezzi da giardino, sacchetti per l’immondizia, 40mila maschere monouso con elastico, 1800 tute, tremila magliette a maniche corte, 72 decespugliatori, cento armadi, 300 sedie da scrivania, 152 cassettiere, un centinaio di computer e 20 fax, scooter modello “Ciao” della Piaggio proposti ad una base d’asta di soli 530 euro, con il piccolo particolare di aver già cento chilometri di curriculum, infatti più che “Ciao” sarebbe stato meglio chiamarli “Addio”.
Ora, capisco si tratti di una procedura di Liquidazione , ma un dubbio mi assale: ma le magliette con la scritta GESIP chi caspiterina se le compra?
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