Nel cortile della sua abitazione coltiva una sola piantina di cannabis sativa, alta 1,60 metri, con produzione di un principio attivo, tratto da foglie e fiori essiccati, corrispondente a circa 160 dosi: la coltivazione avviene in ASSENZA di strumentazione e di accorgimenti particolari o di collegamenti con il mercato degli stupefacenti, essendo OGGETTIVAMENTE desumibile la destinazione ad uso personale.
Secondo i Giudici della Corte di Cassazione occorre valorizzare “la prevedibilità della potenziale produttività, quale parametro che consente di distinguere fra coltivazione penalmente rilevante, dotata di una produttività non stimabile a priori con sufficiente grado di precisione, e la coltivazione penalmente non rilevante, caratterizzata da una produttività prevedibile come modestissima”.
Valutati tutti gli elementi, la fattispecie concreta NON è riconducibile all’ipotesi della coltivazione tipica penalmente rilevante (Cass. Sent. n. 11901/2023).
La diagnosi non è facile perché molti sintomi possono essere simili a quelli causati da…
Il saldo IMU sta per scadere: ecco tutto ciò che bisogna sapere sull'importo minimo annuo…
La Commissione Bilancio della Camera ha bocciato l’emendamento. Ecco quali sono le alternative. La “Rottamazione…
Nuvolosità in transito al mattino e al pomeriggio sulle zone occidentali della regione con possibilità…
“Grazie all’instancabile e puntuale attività svolta da Federfarma Palermo-Utifarma in tutte le sedi istituzionali, regionali…
Contrastare la violenza sulle donne e operare per la parità di genere in una società…