Colloquio lavoro, quando ti fanno questa domanda devi rispondere così: ti assumono in 5 minuti netti | La fanno sempre

Se al colloquio di lavoro ti fanno questa domanda, allora la risposta giusta che dovresti dare è questa. Così ti assumono subito. 

Il colloquio di lavoro è forse il momento più importante per tutti coloro che sono alla ricerca di occupazione. Dopo l’invio del curriculum ecco che arriva il momento del primo incontro tra il candidato e coloro che, all’interno dell’azienda sono addetti alla selezione del personale. 

Questo è il motivo per cui sono in molti a nutrire una certa ansia nel momento in cui si devono presentare al colloquio di lavoro. In fondo è sufficiente una sola risposta sbagliata per giocarsi per sempre, la possibilità di entrare in un’azienda.

Conoscere quelle che sono alcune delle base su cui vertono i colloqui di lavoro si rivela molto più importante di quello che si possa credere. Buona parte del gioco lo fanno i tuoi segnali non verbali, il modo in cui ti poni nei confronti della persona che hai di fronte e che ti deve selezionare.

Ma l’altra parte del gioco, lo compie la risposta giusta alla domanda che ti pongono. Proprio in merito a questo avremmo un segreto da confidarti, da questo momento non sbaglierai più.

Durante il colloquio di lavoro si viene messi alla prova

Ti fanno credere che sia una chiacchierata informale, ma poi, ti mettono alla prova. Quando ci si trova a un colloquio occorre fare una buona impressione e quindi è indispensabile riuscire a superare le prove a cui si viene sottoposti. A riguardo, alcune aziende hanno messo appunto dei trucchetti veramente particolari.

Ad esempio Trent Innes AD di Zero Australia, durante il colloquio porta il candidato in un tour dell’azienda, fino alle cucine, dove gli offrirà una tazza di caffè. Si tornerà poi in ufficio. Se di ritorno si chiederà di riportare la tazza in cucina allora vuol dire che si pone attenzione all’ordine dell’azienda, altrimenti no.

Alcuni decidono di adottare dei test: 3 sono i più usati

Nessuna chiacchierata informale, ma dei test psicoattitudinali per comprendere il carattere del candidato. Un primo approccio è quello del Big Five, ovvero nella compilazione di un questionario che da indicazioni sull’apertura mentale. 

Il secondo test è il GAT-2 che permette di valutare le abilità logiche. Infine viene analizzata la capacità Problem soling attraverso il test SJT.