Coldiretti: vola fatturato prodotti italiani all’estero

In controtendenza rispetto all’andamento sul mercato nazionale, vola il fatturato agroalimentare all’estero dove fa segnare un aumento del 5,4 per cento per un valore record di 31,8…

di redazione

Roma, 20 feb – In controtendenza rispetto all’andamento sul mercato nazionale vola il fatturato agroalimentare all’estero dove fa segnare un aumento del 5,4 per cento per un valore record di 31,8 miliardi nel 2012.

Lo comunica Coldiretti a seguito di un’analisi condotta sui dati diffusi dall’Ista relativamente al fatturato sulle ordinazioni dell’industria. Il fatturato realizzato all’estero ha addirittura sorpassato nel 2012 quello realizzato a livello nazionale per il vino che si classifica come il prodotto alimentare Made in Italy piu’ esportato con 4,5 miliardi (+7 per cento).

A seguire – indica la Coldiretti – l’ortofrutta fresca (3,9 miliardi di euro), che resta sostanzialmente stabile così come l’olio (1,2 miliardi). Aumenta, invece, la pasta che rappresenta una voce importante del Made in Italy sulle tavole straniere con 2,1 miliardi (+7 per cento).

 

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Analizzando le performance dei prodotti nei singoli Stati si scoprono aspetti sorprendenti – evidenzia Coldiretti – soprattutto sul mercato cinese, dove si registra un vero e proprio boom dei prodotti della dieta mediterranea, con l’aumento del 28 per cento delle vendita di olio, addirittura dell’84 per cento di quelle della pasta e del 21 per cento del vino.

Ma anche i formaggi si affermano tra i consumatori cinesi, con gli acquisti di Grana Padano e Parmigiano Reggiano che triplicano, mentre quelli di prosciutto sono addirittura quintuplicati.

Sale addirittura a +64 per cento la crescita dello spumante tricolore in casa dello Champagne, la Francia. Ma i cugini transalpini – conclude la Coldiretti – sembrano sempre più propensi anche a “tradire” Camembert e Roquefort per i formaggi italiani, che aumentano del 4 per cento.

Prosegue anche il buon momento della birra Made in Italy che avanza in Germania, patria dell’Oktoberfest, (+11 per cento) e tra i paesi scandinavi, con una crescita del 19 per cento.