Roma, 4 ott 2014. Come se non fosse già noto, ma questa volta parlano i numeri, si indebolisce in Italia la posizione economica delle famiglie, al punto che i mancati pagamenti accumulati dai cittadini hanno raggiunto livelli record. Lo denuncia il Codacons, affermando che in base alle elaborazioni dell’associazione, le famiglie italiane hanno accumulato ad oggi debiti che complessivamente sfiorano i 50 miliardi di euro.
La cifra fa riferimento ai mancati pagamenti relativi a rate di prestiti, di mutui, di acquisto di beni di largo consumo, leasing, scoperti di conti bancari, carte di credito revolving, ma anche di bollette per le utenze domestiche non saldate, cui si aggiungono debiti commerciali di vario tipo, per i quali sono state avviate le procedure di recupero.
Nel 2012 il debito dei cittadini per le medesime voci ammontava a circa 43 miliardi di euro; ciò significa che i mancati pagamenti da parte degli italiani sono cresciuti del 16% in due anni. Praticamente – spiega il Codacons – ogni singolo italiano, neonati compresi, risulta debitore nel 2014 per un importo medio di 833 euro. Solo per le bollette, 19,1 milioni di italiani risultano oggi morosi almeno su una utenza relativa alla fornitura di elettricita’, gas, acqua o telefonia.
Tra le regioni che registrano i piu’ alti livelli di insolvenza c’e’ la Sicilia con 7,4 miliardi di euro, la Lombardia con 6,7 miliardi, la Campania con 5,7 miliardi e il Lazio con 4,5 miliardi. ”La causa di tale drammatica situazione e’ da ricercarsi nel progressivo impoverimento delle famiglie, colpite da una drastica riduzione del potere d’acquisto, dalla crescita della disoccupazione e da una pressione fiscale insostenibile – afferma il presidente Carlo Rienzi – di conseguenza, chi ha contratto debiti negli anni passati non riesce oggi a far fronte ai propri obblighi, nonostante si sia progressivamente ridotto il ricorso al credito al consumo, sceso del -6,4% nel periodo gennaio-agosto 2014”.
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