Cisl,Bernava incontra Crocetta presto un tavolo con sindacati e imprese

Giornata di mobilitazione per il popolo siciliano della Cisl. Appuntamento davanti i palazzi del potere tra piazza Indipendenza e piazza del Parlamento a Palermo. Settemila lavoratori con bandiere e striscioni hanno formato una catena umana tra palazzo d’Orleans e Palazzo dei Normanni. Il leader della Cisl Maurizio Bernava l’ha definita “una manifestazione-appello ma anche una manifestazione-proposta”. Poco prima del comizio, la telefonata di Crocetta a Bernava: “Sto arrivando”. Il risultato dell’incontro è l’impegno di Crocetta di convocare entro dieci giorni imprese e sindacati per discutere con le parti sociali un documento programmatico e arrivare a un accordo sui temi attraverso i quali passa il futuro economico e sociale della Regione. E tra le proposte lanciate dalla Cisl, l’idea di un “patto d’emergenza” sulla ristrutturazione della spesa tagliando privilegi e sprechi; l’impiego dei fondi Ue e la programmazione strategica per la crescita e la protezione sociale. Crocetta ha messo al centro dell’incontro un documento programmatico. Il presidente ha pure informato la delegazione Cisl di aver recuperato, proprio attraverso tagli agli sprechi e risparmi come richiesto dal sindacato, 300 milioni che saranno utilizzati sul fronte dei precari. E ha precisato che la compilazione del bilancio regionale non si tradurrà in una mannaia sullo stato sociale e sulle condizioni dei lavoratori, come richiesto dalla Cisl. “Ma ci ha pure detto – rende noto Bernava – di apprezzare la nostra impostazione e il nostro messaggio propositivo e di responsabilità”. Anche per questo l’incontro si è concluso col reciproco ringraziamento: della Cisl al governatore, di essere rientrato a Palermo di sabato per dare ascolto al mondo del lavoro; del governatore alla Cisl per lo spirito positivo e propositivo della sua azione politica.
A fianco di Bernava il segretario della Cisl lombarda, Gigi Petteni. Nelle sue tasche, le lettere di adesione arrivate nei giorni scorsi alla Cisl dal mondo delle imprese, dalle principali centrali coop. “Serve un patto – ha concluso Bernava – che dia risposte subito ma che guardi ad almeno tre-quattro anni facendo leva su una centrale unica regionale degli acquisti e sul sistema dei costi standard da applicare a tutti, dalla Regione agli enti locali”. Ma per la Cisl, da ristrutturare sono pure le politiche sociali: “penso a quel guazzabuglio – aveva tuonato il segretario – di false cooperative, falsi consorzi, false imprese gestiti da una politica miope e interessata solo a cercare voti”. Ciò che occorre, invece, è “un fondo unico per le politiche sociali in cui far confluire tutte le risorse disponibili: regionali, nazionali e Ue”. Insomma, “servono più risorse per l’area della sofferenza sociale che si va gonfiando a dismisura ma anche per le imprese sane che vogliono investire legalmente e creare lavoro”.