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Cip, Parsons celebra l’Italia “Voi modello paralimpico”

ROMA (ITALPRESS) – Il modello Italia, le opportunità di Milano-Cortina, la situazione dei russi, un appello al nuovo governo e persino una panoramica sulle Paralimpiadi del futuro. Andrew Parsons, il presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, ha parlato a 360 gradi del mondo che rappresenta, intervenendo dalla sede del Cip, a Roma, seduto al fianco del presidente del Comitato Italiano Luca Pancalli. Il dirigente brasiliano si trova nel nostro Paese perchè venerdì incontrerà Papa Francesco in Vaticano nell’evento “Sport for all”, insieme al numero uno del CIO Thomas Bach e alle altre autorità sportive. Spostando l’orizzonte temporale delle aspettative al 2026, Parsons ha parlato di Milano-Cortina come di “una grande opportunità di cambiamento per l’Italia e di crescita inclusiva, ma non soltanto dal punto di vista dei risultati”, dicendosi “certo” che “lo sport paralimpico mondiale avrà uno sviluppo dopo questi Giochi”. Dopo Tokyo e Pechino, del resto, il paralimpismo in Italia sta raggiungendo vette mai toccate prima. Per Parsons è “un modello incredibile perchè porta benefici non soltanto al medagliere ma a un’intera generazione, creando legacy e ispirando le persone”.

Dal nuovo governo il presidente internazionale si aspetta che possa proseguire nel solco già tracciato dallo sport. “Sappiamo che probabilmente Meloni diventerà premier dopo queste elezioni – le sue parole – Cosa chiediamo ai nuovi leader? Che venga riconosciuto il nostro lavoro, che capiscano quanto il mondo paralimpico porti sviluppo e acceleri i processi di cambiamento. Insomma, che capiscano quanto c’è in gioco con le Paralimpiadi di Milano-Cortina e non solo”. Rispondendo a una domanda su Luca Venturelli, atleta e campione autistico di 18 anni escluso dagli Europei per un quoziente intellettivo troppo alto, Parsons ha parlato di “caso molto particolare”, affermando in generale “che ci troviamo in una fase di revisione del codice di classificazione”.

Tra gli obiettivi dell’IPC c’è poi l’equilibrio di genere, “quel 50 e 50 che a Tokyo abbiamo soltanto avvicinato arrivando al 42% di presenze femminili”. Intervenuto sulla questione a margine della conferenza stampa, Luca Pancalli ha ricordato come l’Italia abbia già tagliato questo traguardo la scorsa estate in Giappone: “La nostra delegazione a Tokyo era al 56% composta da donne, ma non è la stessa cosa nello sport praticato quotidianamente. Lì dobbiamo fare ancora dei passi in avanti. L’8 ottobre celebriamo la Giornata mondiale dello sport paralimpico a Parigi, un evento che lancerà i Giochi del 2024 – ha concluso Pancalli – Tutti i Comitati Paralimpici nazionali stanno lavorando in questa direzione, ma noi con Milano-Cortina possiamo cogliere l’occasione di rendere sempre più attrattivo il movimento. La nostra mission non cambia: vogliamo che in questo Paese sempre più ragazzi con disabilità possano fare sport. Cosa chiederemo al Papa? Di pregare per noi”.– foto ufficio stampa CIP –

Redazione

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