Cip, Pancalli “A Tokyo Italia forte e unita ma Zanardi ci mancherà”
ROMA (ITALPRESS) – “Speriamo di lasciare alle spalle il più velocemente possibile questo 2020: mi auguro che i Giochi di Tokyo siano la famosa luce in fondo al tunnel”. Questo l’auspicio di Luca Pancalli per il nuovo anno che, Covid permettendo, sarà caratterizzato a livello sportivo dai Giochi olimpici e paralimpici giapponesi, rinviati di dodici mesi a causa della pandemia.
“Definire difficile questo 2020 è poco – osserva il presidente del Comitato italiano paralimpico in un’intervista all’Italpress – Sotto il profilo sportivo c’è un stato blocco totale che ha messo in difficoltà il mondo dell’associazionismo di base. Abbiamo dovuto ripensare l’organizzazione del sistema, al riguardo abbiamo anche stanziato 5 milioni per sostenere il nostro mondo. E poi, ahimè, è stato anche l’anno delle brutte notizie per quello che è successo ad Alex Zanardi”. Ma il 2020 per il Comitato italiano paralimpico ha riservato in fondo anche una buona notizia, vale a dire l’accesso degli atleti nei corpi civili dello Stato e nei gruppi sportivi militari previsto dalla legge delega di riforma dello sport.
“Una svolta epocale – riconosce Pancalli – un risultato storico sul quale avevamo riposto grandi speranze, non soltanto per mettere fine a uno stato di discriminazione tra gli atleti paralimpici e i loro colleghi, ma anche per garantire ai nostri atleti la possibilità di rappresentare il Paese nelle migliori condizioni”. A cominciare dai Giochi di Tokyo, dove l’Italia arriva con tante speranze: “Abbiamo una bella squadra, compatta, unita e forte, anche se ci mancherà Alex Zanardi, la nostra punta di diamante – spiega il presidente del Cip – Prima della pandemia avevamo raggiunto un risultato quasi storico qualificando 115 atleti, ora mi auguro che questo numero possa crescere ancora”.