Cinque dipendenti della Rap, l’azienda che dovrebbe occuparsi della raccolta dei rifiuti a Palermo, sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di furto e peculato. Si tratta di Antonio Cardinale, Carmelo Iacò, Giovanni Di Franco, Francesco Mancuso e Salvatore Messina; mentre per altre quattro persone è scattato l’obbligo di firma: Acccursio Cacciabaudo, Rosario Giglietti, Maurizio Lanzarone e Girolamo Iacò (solo quest’ultimo non è dipendente Rap).
Nel corso delle perquisizioni disposte, eseguite dagli uomini del commissariato di Brancaccio, su ordine del procuratore aggiunto Dino Petralia e dal sostituto Pierangelo Padova, sarebbe stata trovata la prova che gli operai della società si appropriavano di gasolio, tute, sacchi, mazze, scope, detersivi e persino la carta igienica. Gli episodi contestati sarebbero stati commessi dal 2013 al 2014.
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