Cinisi: presentate le manifestazioni in ricordo di Peppino Impastato
La memoria di Peppino Impastato, ma anche la realta’ della buona politica realizzata dai tanti amministratori locali che si battono contro le mafie nel loro territorio, subendo minacce e intimidazioni.
di redazione
Roma, 30 apr – La memoria di Peppino Impastato, ma anche la realtà della buona politica realizzata dai tanti amministratori locali che si battono contro le mafie nel loro territorio, subendo minacce e intimidazioni.
Ha questa duplice ambizione l’iniziativa ”I cento passi dei Sindaci”, organizzata a Cinisi, in provincia di Palermo, l’8 e il 9 maggio prossimi da Avviso Pubblico e Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e presentata oggi in una conferenza stampa, che si è svolta presso la sala stampa della Camera dei Deputati, a cui ha partecipato anche il deputato Laura Garavini, già capogruppo Pd in Commissione Antimafia.
L’8 maggio sono previsti la presentazione del rapporto “Amministratori sotto tiro”, curato da Avviso Pubblico, che illustra i tanti casi di intimidazione ad amministratori locali avvenuti nel corso del 2012 nel nostro paese e una “veglia di preghiera per la legalità e la giustizia” presieduta da monsignor Alessandro Plotti, vescovo di Trapani.
Il 9 maggio, invece, alle 10:30, sarà inaugurata la Casa-museo Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, ristrutturata dopo il riconoscimento ufficiale di “Bene sotto tutela culturale”, grazie al progetto sostenuto da Fondazione con il Sud.
“La nostra manifestazione – ha spiegato Giovanni Impastato, presidente di Casa Memoria Impastato – è importante perché aiuta a mantenere vivo il ricordo di Peppino e, con lui, di un pezzo di storia del paese, segnata profondamente dalla presenza delle mafie. Anche per questo ci stiamo battendo perché non vada definitivamente in rovina il casolare dove venne ucciso mio fratello: la memoria aiuta a formare gli anticorpi per i problemi che dobbiamo affrontare oggi”.
“E’ il secondo anno che realizziamo questa manifestazione in ricordo di Peppino coinvolgendo i tanti amministratori che, nel nostro paese, non hanno paura di sfidare le mafie”, ha affermato, invece, Gabriele Santoni, vicepresidente di Avviso Pubblico.
“Le associazioni, il terzo settore in genere, possono e debbono fare della lotta alle mafie un aspetto fondamentale della loro azione” ha, da parte sua, dichiarato don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca).
“E’ questo l’invito che viene da Cinisi. Le organizzazioni che aderiscono al CNCA, impegnate nel campo del disagio e dell’emarginazione, incontrano la criminalità organizzata in tante occasioni, e non solo al Sud, ad esempio occupandosi di droghe, prostituzione o gioco d’azzardo”.