Cinema russo contemporaneo a Palermo: dal 5 dicembre al 10 dicembre

Cinema russo contemporaneo a Palermo: una rassegna di sei film racconta il cinema russo contemporaneo. Da mercoledì 5 dicembre a Palermo. 

Il film che ha diviso l’opinione popolare russa sulla liason dello zar Nicola II per una ballerina; lo sguardo dietro le quinte del Bolshoj; l’ultimo capolavoro diRustam Khamdamov e un documentario girato da un giovane regista napoletano su Anna Karenina che è stato finanziato con il più imponente crowdfunding mai riscontrato in Europa.

In sintesi, ecco uno sguardo inedito, a 360 gradi, sulla cinematografia russa contemporanea.

Un modo per avvicinare un Paese lontano che dedica un’attenzione straordinaria al grande schermo.

Cinema russo contemporaneo: sei film e un documentario

Da mercoledì 5 a lunedì 10 dicembre a Palermo, al Cinema De Seta dei Cantieri Culturali alla Zisa (via Paolo Gili 4), è in programma “I territori del cinema russo contemporaneo”, rassegna curata da Claudia Olivieri, docente dell’Università degli Studi di Catania e ideata da Olga Strada, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca. Sei film e un documentario che offrono una panoramica sulla cinematografia russa contemporanea.

La rassegna è nata, sotto il patrocinio del  Comune di Palermo, dalla sinergia tra l’Assessorato alla Cultura, il Centro Sperimentale di Cinematografia, il Ministero della Cultura della Federazione Russa e il Consolato Russo a Palermo.

Si svolge nell’ambito delle  “Russian Seasons” programma che il Ministero della Cultura della Federazione Russa sta realizzando nel corso dell’anno in Italia con l’intento di fare conoscere al pubblico italiano l’ampio diapason culturale della Russia nelle sue molteplici espressioni.

Cinema russo contemporaneo: tra Orlando e Panteleev

Secondo il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, “Palermo Capitale Italiana della Cultura, compie un ulteriore passo verso la sua nuova vita da “Palermo Cittàdi Culture” mentre Evgenij Panteleev, console generale della  Federazione Russa a Palermo, sottolinea come “le pellicole in programma rispecchiano lo stato del cinema russo dei giorni nostri che, come quello italiano, continua ad occupare un posto di prestigio e rilievo nella eterogeneità delle espressioni artistiche attuali”.

La rassegna prevede quindi sette proiezioni che abbracciano varie tematiche, da quelle a sfondo sociale a quelle storiche e letterarie. Alle sei pellicole russe, si affianca un documentario di Tommaso Mottola “Karenina & I”, che analizza la figura della protagonista del celebre romanzo di Tolstoj. Ogni film sarà presentato al pubblico palermitano dal regista o da uno degli interpreti o dal produttore, per meglio coinvolgere gli spettatori nella visione e comprensione diogni singola pellicola.  “Un viaggio attraverso i diversi linguaggi della cinematografia russa odierna, al cui interno convivono diverse anime stilistiche e narrative”, dice la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca, Olga Strada.

I personaggi e la curatrice della rassegna

“Due ballerine (una “vera”, Matilda, l’altra una “verosimile” étoile del Bol’šoj), una cantante d’opera (che è la Dama di picche), un dottore (bravo con le Aritmie altrui, ma non con le proprie), un orfano (Aglio, che però il padre Ganghero ce l’ha), un’affabulatrice (con il suo Sacco senza fondo) e Anna Karenina sono solo alcuni dei protagonisti che popolano i territori del cinema russo contemporaneo. Territori non esclusivamente cinematografici, ma anche letterari, sociali, culturali, storici e, ovviamente, geografici. Lo spazio si dilata dalle due capitali (una “vecchia” e una “nuova), alla provincia, fino a Vladivostok; il tempo è quello dei nostri giorni, o di quelli appena passati, ma anche quello imperiale e fiabesco” scrive la curatrice Claudia Olivieri.

Cinema russo contemporaneo

Giovedì 6 dicembre, dalle 10 in Sala Bianca al Centro Sperimentale di Cinematografia, il regista Rustam Khamdamov (che firma il secondo film della rassegna,“Il sacco senza fondo”) terrà una masterclass su “Stile ed estetica nel cinema come elementi di narrazione morale”, introdotta da Ivan Scinardo, direttore C.S.C. sede Sicilia.