La giuria internazionale della III edizione di Animaphix, composta da Matilda Tavelli (co-direttrice artistica Animatou – International Animation Film Festival di Ginevra), Giannalberto Bendazzi (storico e critico cinematografico) e Piotr Dumała (regista) ha premiato Kaputt/Broken – The Women’s Prison at Hoheneck di Volker Schlecht e Alexander Lahl (Germania, 2016) per “la purezza dello stile grafico che si adatta in pieno alla dura tematica del film”.
La stessa giuria ha assegnato la menzione speciale a La Chambre Vide/The empty di Dahee Jeong (Francia, 2016) “Per il suo alto lirismo sostenuto da una delicata e sapiente animazione”.
La scelta del pubblico, anche lui chiamato a dare la propria preferenza, è invece caduta su Once upon a line Alicja Jasina (Usa, 2016).
Kaputt/Broken – The Women’s Prison at Hoheneck
di Volker Schlecht, Alexander Lahl, Germania 2016 (7’02”) / v.o. sott. it.
Gabriele Stötzer e Birgit Willschütz erano prigioniere politiche a Hoheneck Castle, la più famosa prigione femminile nella Germania Est. La loro è una storia di celle sovraffollate, gerarchie dispotiche, quotidianità spietata e degli effetti permanenti dell’incarcerazione. È comunque soprattutto una storia sul peso devastante dei lavori forzati. Le prigioniere di Hoheneck hanno prodotto milioni di collant, lenzuola, e altri prodotti per i rivenditori della Germania Ovest, portando enormi profitti ad entrambe le parti della Cortina di ferro. Parte della giovane tradizione di animazione documentaristica, i sette minuti di film abbinano estratti audio di interviste originali a un’animazione astratta e monocromatica.
La Chambre Vide/The empty
di Dahee Jeong, Francia 2016 (10′) / v.o. sott. it.
Nella camera della donna I ricordi si accumulano costantemente e spariscono come polvere. L’uomo spende tutto il suo tempo in questa stanza creando futili giochetti con i ricordi della donna.
Once upon a line
di Alicja Jasina, USA 2016 (7’6″)
Un uomo conduce un’esistenza noiosa e monotona fino a quando improvvisamente si innamora. Ciò che segue è un breve ritratto di una relazione difficile segnata dalla lotta per il controllo e l’identità. L’epilogo dà speranza per un nuovo inizio e un cambio di prospettiva.
La III edizione di Animaphix, che si è svolta dal 27 al 30 luglio nella storica cornice settecentesca di Villa Cattolica, sede del Museo Guttuso, a Bagheria (Pa) oltre alla Short Film Competition, sezione composta da 20 cortometraggi quasi sempre di produzioni indipendenti e provenienti da tutto il mondo, ha dedicato le retrospettive e le charte blanches a due maestri del cinema d’animazione internazionale, il regista polacco Piotr Dumała e lo svizzero Georges Schwizgebel.
Il ricco calendario del Festival ha inoltre proposto numerose attività formative spaziando dal focus sulla cinematografia d’animazione svizzera, a quello sulle produzioni realizzate dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino.
La sezione History of Animation ha visto protagonista uno dei maggiori storici e critici cinematografici, Giannalberto Bendazzi, che ha ripercorso, attraverso una masterclass le pietre miliari del cinema d’animazione mondiale; mentre Stefano Sasso, talentuoso sound designer italiano, che ha collaborato con diversi registi nazionali e internazionali, tra cui Simone Massi, ha condotto Soundscapes, masterclass sul sonoro nell’animazione.
La Queer Animation, è stata invece al centro della sezione dedicata ai film a tematica Lgbt sulle differenze d’identità e orientamento sessuale, realizzata in collaborazione con il Sicilia Queer FilmFest.
Spazio anche alle attività formative per i più piccoli con il Cine – Kids e il workshop innovativo e sperimentale, Onde Animate, condotto da Eleonora Lambo, membro del collettivo Fixsix di Palermo – Ambrugo e Andrea Martignoni, sound designer ed esperto di animazione, membro dell’associazione Ottomani di Bologna.
Ultimo, ma non per importanza, è stato il workshop professionalizzante sulla creazione di video musicali con la tecnica del rotoscopio, Rotoscoping Life, condotto dal regista emiliano Michele Bernardi, già ospite di Animaphix nella scorsa edizione. Il lavoro finale è stato proiettato durante la serata conclusiva del Festival.
La III edizione di Animaphix si è chiusa con la proiezione di Confino di Nico Bonomolo, cortometraggio selezionato in diversi festival internazionali, inserito nella long list per i Premi Oscar 2018, candidato ai Globi d’Oro 2017 e vincitore del Premio per il miglior cortometraggio +18 e del Premio Amnesty International alla 47esima edizione di Giffoni Film Festival.
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