Cinema: il risveglio dei leoni
Una vicenda che si svolge nell’ex-Jugoslavia e una nel Meridione d’Italia per due rientri diversissimi tra loro. Ma nel weekend cinematografico ci sono pure le conseguenze di una (recidiva) notte brava, un’assunzione dai risvolti erotici, le strade incrociate di alcuni emarginati di periferia.
Una vicenda che si svolge nell’ex-Jugoslavia e una nel Meridione d’Italia per due rientri diversissimi tra loro. Ma nel weekend cinematografico ci sono pure le conseguenze di una (recidiva) notte brava (in uscita anticipata mercoledì 25), un’assunzione dai risvolti erotici, le strade incrociate di alcuni emarginati di periferia.
Dato il grande successo a sorpresa ottenuto dall’originale nel 2009, Todd Phillips non poteva esimersi dal dare un seguito alle smemorate scorribande dei suoi scapoloni, stavolta in trasferta nientemeno che in Thailandia. È Una notte da leoni 2, ancora con Bradley Cooper, Zach Galifianakis, Ed Helms, Justin Bartha (più Ken Jeong e varie partecipazioni speciali, fra cui Paul Giamatti e Jeffrey Tambor). Stavolta, il “fortunato” dedicatario della festa d’addio al celibato è Stu.
Direttamente dalla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, ecco Corpo celeste, esordio alla regia di Alice Rohrwacher. Dopo aver trascorso l’infanzia in Svizzera, Marta torna nella natia e a lei piuttosto estranea Reggio Calabria e segue il corso di cresima. Alla giovanissima protagonista Yile Vianello si affiancano gli esperti Salvatore Cantalupo, Renato Carpentieri e Anita Caprioli.
Nome di rilievo nel panorama coreano, Im Sang-soo dirige The Housemaid, nel quale una giovane e bella governante, Eun-yi (Jeon Do-youn), finisce tra le braccia del suo datore di lavoro, Hoon (Lee Jung-jae), ovviamente sposato con Hae-ra (Woo Seo). Le proporzioni del vortice di passione che travolge i due sono evocate dal divieto ai minori (ormai una rarità).
È Danis Tanovic a firmare Cirkus Columbia, co-produzione serbo-sloveno-bosniaca (con l’apporto di Francia, Germania e Regno Unito). Dal libro di Ivica Đikić, l’arrivo in pompa magna, dopo una lunga assenza, dell’emigrato Divko (Miki Manojlović) nel suo balcanico villaggio d’origine, nel cruciale 1991. Riappropriatosi con la forza della sua casa, prova ad avvicinare il figlio mai visto.
Matteo Botrugno e Andrea Coluccini sono gli autori di Et in terra pax, nel quale si intersecano le vite dello spacciatore Marco (Maurizio Tesei), della studentessa Sonia (Ughetta Onorascenzo), costretta a lavorare in una bisca, e dei tre amici Federico, Faustino e Massimo (Fabio Gomiero, Michele Botrugno, Germano Gentile). Il tutto avviene ai margini di Roma.
a cura di Massimo Arciresi
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