Cinema Bagheria, “tentata estorsione”: fermati 3 fratelli palermitani
Cinema Bagheria, “tentata estorsione”: fermati tre fratelli palermitani. La polizia ha tratto in arresto con l’accusa di tentata estorsione aggravata in concorso ai danni di un dipendente di un cinema di Bagheria tre fratelli palermitani. Si chiamano Rocco, Maurizio e Stefano Giuseppe Croce, rispettivamente di 38, 31 e 34 anni.
I poliziotti del commissariato di pubblica sicurezza di Bagheria di sera si sono recati presso una nota sala cinematografica della cittadina alle porte di Palermo, dove era stata segnalata un’aggressione.
Sul posto erano presenti due giovani scossi, uno dei quali con evidenti segni rossi sul volto ed il giubbotto strappato. Ha riferito agli agenti di polizia che, pochi istanti prima, tre giovani si sarebbero presentati all’ingresso dell’esercizio, chiedendogli con insistenza di versare loro una somma di denaro quale corrispettivo per l’acquisto di alcuni biglietti per una cosiddetta “riffa” natalizia.
Cinema Bagheria, individuati con la videosorveglianza
Al suo rifiuto, i tre gli si sarebbero avventati contro, colpendolo ripetutamente con schiaffi al volto e calci nelle gambe. A nulla sarebbe valso trovare riparo dietro il bancone del locale, ha aggiunto il giovane che ha denunciato l’aggressione. Questi infatti sarebbe stato raggiunto, percosso ulteriormente e minacciato.
Non soddisfatti, i tre avrebbero poi sfogato la loro rabbia contro alcuni suppellettili e merce esposta in vendita. Solo il provvidenziale intervento di un passante avrebbe messo in fuga i tre aggressori.
Le attività investigative avviate immediatamente dagli agenti, corroborate anche dalla visione delle immagini del sistema di video sorveglianza di cui è dotato l’esercizio commerciale, hanno consentito di riconoscere negli aggressori i tre fratelli.
I poliziotti si sono recati presso la loro abitazione. Erano presenti due dei tre fratelli, con i palmi e i dorsi delle mani ancora arrossati. Il terzo fratello è stato invece intercettato, poco dopo, per strada. I tre sono stati tratti in arresto e tradotti presso la Casa Circondariale Cavallacci di Termini Imerese.