I palermitani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza col loro film d’esordio “Salvo” vincono un premio nella sezione “Semaine de la critique” al Festival di Cannes. Era da sette anni che l’Italia non vinceva un premio in questa sezione. Un ricnoscimento unanime quello assegnato dalla giuria francese, presieduta da Mia Hansen-Løve, che ha assegnato ai due siciliani il Gran Premio e il “Prix Rèvèlation”, assegnato dalla giuria
Il film racconta la storia di un killer mafioso che durante un omicidio in qualche modo ridà la vista alla sorella cieca di una delle sue vittime, forse per lo shock, o per qualche strano destino. Un miracolo, in un mondo dove i miracoli non accadono. Un miracolo che cambierà entrambe le loro vite. I protagonisti del film sono l’attore palestinese Saleh Bakri, l’esordiente Sara Serraiocco e Luigi Lo Cascio.
Ai due registi palermitani arrivano i complimenti del Presidente Siciliana Rosario Crocetta e dell’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo Michela Stancheris: “E’ una vera soddisfazione questa affermazione del talento di due autori siciliani di grande capacità” dichiara il Presidente Crocetta e la Stancheris continua: “Sono contenta del risultato e del ruolo fondamentale assunto della Regione Siciliana nella veste dell’Assessorato di mia competenza e dello staff,che ha contribuito in modo decisivo alla realizzazione del film attraverso il “Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo”, che dimostra come l’investimento nella produzione culturale sia strumento efficace di promozione del volto migliore della Sicilia, nonché veicolo di sviluppo economico. Un investimento di 200.000 euro assegnato attraverso rigorose procedure a evidenza pubblica che ha consentito la realizzazione di una co-produzione internazionale costata complessivamente un milione di euro, orientandola interamente sul
territorio siciliano e che ha impegnato nell’isola, fra Palermo ed Enna, un cast e una troupe composti quasi integralmente da attori e tecnici siciliani. Certamente, presto porteremo il film in Sicilia”. Due premi assegnati all’unanimità da due diverse giurie (presiedute rispettivamente da Manuel Gomes e da Mia Hansen-Love), che coronano il percorso difficile e testardo di un progetto artistico rigoroso e coerente prodotto da Acaba e Cristaldifilm, in cui hanno creduto il Ministero dei Beni Culturali, un coproduttore e un distributore francesi, la Comunità europea, il Torino FilmLab, la rete televisiva franco-tedesca Arte (ma purtroppo non Rai Cinema) e
appunto la film Commission della Regione Siciliana: facendo sì che fra le uniche tre presenze italiane al Festival di Cannes (insieme ai film della Golino e di Sorrentino) una fosse integralmente siciliana, straordinariamente apprezzata dalla critica internazionale (entusiastici, fra gli altri, i commenti dei critici di “Libération” e di “Hollywood reporter”), fin dalla prima proiezione sulla Croisette giovedì scorso.
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