Il malaffare al cimitero dei Rotoli, tra mazzette e soprusi
Nuovi particolari saltano fuori dall’indagine che ha portato all’arresto e alla rimozione dal suo incarico dell’ex direttore dei cimiteri, Cosimo De Roberto, che avrebbe tumulato le salme non in ordine cronologico ma accettando somme in denaro e favorendo “corsie preferenziali“.
De Roberto, avrebbe ottenuto un prestito non quantificato dall’impresario di onoranze funebri Nunzio Trinca. Due i casi accertati e contestati a Trinca a anche al fioraio Rosolino Lo Cicero. I parenti di due defunti, infatti, avrebbero ottenuto la precedenza pagando 800 e 400 euro.
A condurre le indagini, i carabinieri di Palermo che hanno pedinato i lavoratori della Reset e avrebbero visto donne che consegnavano soldi al seppellitore Alfonso Intravaia, mentre Girolamo Ingrassia, un altro dipendente, scaricava quatto casse di zinco dai furgoni.
“Gruppi di dipendenti comunali del cimitero cittadino di Santa Maria dei Rotoli, – si legge nell’ordinanza – gestivano in maniera del tutto illecita l’effettuazione di numerose operazioni cimiteriali rendendosi quindi responsabili di condotte penalmente rilevanti”.
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