Falso materiale, falso in atto pubblico, truffa aggravata, abuso d’ufficio, corruzione, soppressione di atti veri, falsificazione delle dichiarazioni sostitutive, sono questi i reati contestati a vario titolo ai 27 indagati nell’indagine sul cimitero di Monreale.
I carabinieri hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini. L’inchiesta, coordinata prima dal sostituto procuratore Alfredo Gagliardi e poi dal pm Giorgia Spiri, è nata da numerosi esposti arrivati in procura sulle richieste di denaro per poter seppellire i propri cari. Complessivamente sono circa 200 i loculi finiti nel mirino della procura.
Il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono, ha commentato la notizia riponendo fiducia nell’operato della Magistratura: “Avvierò una indagine interna considerato che i fatti risalgono a diversi anni fa per verificare fatti e presunte responsabilità. Voglio comunque rassicurare la cittadinanza sulla piena operatività e funzionalità dei servizi cimiteriali”.
Secondo le indagini nel cimitero vi era un commercio di loculi. Le procedure sarebbero state falsificate da medici dell’Asp, custodi del cimitero monumentale di Monreale, funzionari comunali e titolari di imprese funebri per liberare i posti e aggirare i vincoli imposti dal Comune per accedere alle sepolture.
Due i filoni dell’indagine: da un lato la gestione dei loculi che venivano “venduti” dai concessionari ad un prezzo che andava dai 3.500 ai 10.000 euro, dall’altro gli abusi edilizi “sotterranei” per ampliare le sepolture gentilizie ottenute in concessione dal Comune nel 2010 da alcuni indagati.
Gli indagati nelle indagine sulle sepolture al cimitero di Monreale sono: Giuseppe Venturella, Ernesto D’Agostino, Giovanni Ruggieri, Luigi Teodosio, Pietro Basile, Salvatore Ganci, Francesco Paolo Sutera, Salvatore Marchese, Salvatore Ciofalo, Vincenzo Nicolosi, Mariano Russo, Francesca Lo Piccolo, Antonio Prestidonato, Giuseppe Maniscalco, Antonino La Mantia, Giorgio Rincione, Bernardo Marcimino, Francesco Sciortino, Antonino Di Cristofalo, Maurizio Busacca, Rosalia La Parola, Gaetano Lo Monaco, Massimo Alongi, Francesco Rincione, Marco Davì, Maria Pia Cappello e Salvatore Palazzo.
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