CIGL promette mobilitazione contro Regione
Palermo, 1 feb. – “L’intervento del Governo nazionale per superare lo stallo in cui si trova la Sicilia ‘ importante e deve essere concreto ed immediato, ma Crocetta non pu’ pensare che Roma gli togl…
Palermo, 1 feb. – “L’intervento del Governo nazionale per superare lo stallo in cui si trova la Sicilia ‘ importante e deve essere concreto ed immediato, ma Crocetta non pu’ pensare che Roma gli toglier’ tutte le castagne dal fuoco. La Regione deve agire, e in fretta, su riforme e ristrutturazione della spesa: il fattore tempo nella situazione data diventa fondamentale”. A lanciare l’avvertimento al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ‘ Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia, che oggi ha chiamato a raccolta per un esecutivo straordinario la sua organizzazione.
Per il risanamento dei conti il sindacato della Camusso propone un confronto tra politici, tecnici e parti sociali per l’elaborazione di un piano da confrontare anche con l’Esecutivo nazionale, che possa, “gradualmente ma senza tentennamenti”, essere adottato nel breve e medio periodo. Per Pagliaro “il punto ‘ adesso mettere in fila le priorit’ e andandole depennando, con l’ausilio e nel confronto con tutti i soggetti interessati. Solo cos’, con le risposte concrete si potr’ ridurre il rischio di conflitto sociale”.
“In questo momento i tatticismi finalizzati ai posizionamenti – osserva il segretario della Cgil – devono essere messi da parte in nome di qualcosa di pi’ importante: l’uscita dal vicolo cieco in cui si trova la Sicilia. Gli interventi su cui sta lavorando l’assessore Bianchi dovranno essere coerenti e risolutivi. Ma si dovr’ accelerare anche sulla riforma delle Province, da cui possono venire risparmi ed efficienza amministrativa, e sulle altre in attesa di discussione”. Ma dall’esecutivo straordinario della Cgil arriva anche un appello a Cisl e Uil a convergere “su obiettivi che so essere comuni e sulla strategia di azione sindacale”, che, lascia intendere il segretario della Cgil, non esclude per niente “superato il periodo critico in cui ‘ responsabile governare e non cavalcare la tensione sociale l’avvio di iniziative di mobilitazione”.