“Ci spiace, dovete ridarci i soldi”, l’INPS ha iniziato a mandare questo messaggio a tutti | Chi ha ricevuto somme da lui si prepari a ridarle indietro

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Euro – fonte pexels – sicilianews24.it

Occhio a questa comunicazione dell’Inps, potrebbe lasciare di stucco in molti.

L’INPS comunica con i cittadini attraverso diversi canali ufficiali, principalmente via posta, e-mail certificata (PEC), SMS e attraverso il portale online. Le comunicazioni scritte tradizionali vengono utilizzate per inviare documenti ufficiali, come avvisi di pagamento, notifiche di accoglimento o rigetto di domande e richieste di integrazione di documentazione. Questi documenti sono spesso inviati tramite raccomandata con ricevuta di ritorno per garantire la certezza della consegna.

Negli ultimi anni, l’INPS ha potenziato l’uso della PEC per le comunicazioni con aziende, professionisti e cittadini che ne possiedono una. La posta elettronica certificata ha valore legale ed è utilizzata per inviare notifiche relative a prestazioni previdenziali, richieste di chiarimenti o documenti relativi a ispezioni contributive. Gli SMS, invece, vengono impiegati per comunicazioni rapide, come la conferma della ricezione di una domanda o l’accredito di una prestazione.

Il portale online dell’INPS consente ai cittadini di accedere a tutte le comunicazioni personali tramite l’area riservata, accessibile con SPID, CIE o CNS. Qui è possibile consultare lo stato delle pratiche, scaricare documenti e ricevere aggiornamenti sulle prestazioni richieste.

L’INPS utilizza anche campagne di informazione attraverso il proprio sito web e i social media per aggiornare il pubblico su novità legislative, scadenze e servizi disponibili, garantendo un accesso più rapido alle informazioni.

Restituzione del Bonus bollette

Da giugno 2025, chi ha ricevuto indebitamente il Bonus bollette dovrà restituire le somme percepite in modo errato. L’INPS procederà con trattenute mensili fino a 50 euro sulle pensioni degli interessati, fino al completo recupero dell’importo dovuto.

Se la trattenuta diretta non sarà possibile, l’Istituto invierà un avviso di pagamento tramite il sistema PagoPA.

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Origine dell’errore e necessità del recupero

Il Bonus bollette era un’agevolazione straordinaria destinata ai pensionati con redditi inferiori a una soglia stabilita, per aiutarli a fronteggiare i rincari energetici. Tuttavia, errori nel sistema di gestione delle domande hanno portato all’erogazione indebita a soggetti non aventi diritto.

Per correggere questa situazione, l’INPS ha avviato la procedura di recupero delle somme non spettanti.