Chiusi bar e ristoranti in Sicilia da oggi, ma in arrivo i “ristori”

Scattano da oggi le zone in Italia che prevedono l’applicazione delle nuove misure dell’ultimo Dpcm. La Sicilia è stata classificata arancione e questo comporta la chiusura e le restrizioni solo di alcune attività, mentre gli spostamenti sono vietati solo dopo le 22 ma è sempre vietato muoversi dal proprio comune.

Quello che più preoccupa il tessuto economico dell’Isola è lo stop all’attività di bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie che possono comunque continuare a svolgere consegne a domicilio, così come l’asporto, anche se solo fino alle 22 e con il divieto di consumare sul posto o nelle vicinanze del locale.

Ma arrivano le rassicurazioni del premier Conte che questa mattina, intervenendo al mastershow “Ristoranti, una questione politica”, organizzato dal Corriere della Sera, ha ribadito: “Come avrete visto ci siamo resi conti che i ristori messi in campo erano modesti e li abbiamo raddoppiati, moltiplicati. Chi ha già ricevuto dei contributi, li può raddoppiare“.

“Faccio un esempio – ha poi proseguito -: un piccolo ristorante che nel precedente lockdown aveva ricevuto 2600 euro va a prendere 5200. Abbiamo moltiplicato i contributi a fondo perduto e rispetto alle nostre deliberazioni bastano all’agenzia delle Entrate un paio di settimane per accreditare i fondi sui conti correnti“.

E sulle innumerevoli polemiche sollevate dai presidenti delle Regioni sul colore assegnato è invece intervenuto il ministro della Salute Roberto Speranza che nel suo intervento alla Camera dei Deputati ha detto: “I 21 parametri relativi al monitoraggio sono stati condivisi con le regioni. Da 24 settimane i 21 parametri vengono considerati senza che si sia sollevata una voce di dissenso. E i dati vengono caricati ogni settimana dalle regioni: la fonte dei dati sono le regioni. 

“Dobbiamo muoverci per evitare danni più seri, nessuno può sottrarsi alle proprie responsabilità. Ed è evidente che in tutte le fasi le istituzioni scientifiche e le regioni sono state coinvolte”.

Speranza sottolinea: “Voglio essere chiaro: non c’è un’altra strada, serve la massima precauzione finché non avremo cure efficaci. Sarebbe un grave errore abbassare la guardia”.

LEGGI ANCHE

SCOPERTA CASA DI RIPOSO LAGER NEL CATANESE

DATI CORONAVIRUS SICILIA DI GIOVEDI’ 5 NOVEMBRE