Al Bentegodi il Palermo affronta il Chievo di Eugenio Corini. Partita piena di ex: i due allenatori innanzitutto ma anche Guana e Sorrentino (pesantemente contestato già nella fase di riscaldamento). Malesani mette in campo una formazione con qualche novità tattica. Torna la difesa a quattro con Aronica e Munoz centrali e Morganella e Garcia sugli esterni. Dopo l’ottima prestazione contro il Pescara a centrocampo si rivede Kurtic al suo fianco Rios e Barreto. Nel 4-3-2-1 pensato dal tecnico rosanero si posizionano sulla trequarti Formica (all’esordio da titolare) e Fabbrini. Teminale offensivo è Boselli. Solo panchina invece per capitan Miccoli tornato disponibile dopo i due turni di squalifica. Nel Chievo Corini da fiducia a Paloschi affiancandolo al solito Thereau.
Il Palermo parte subito forte. I rosanero attaccano alti i clivensi e al ‘5 minuto raggiungono il vantaggio.
Acerbi sbaglia la rimessa su un bel lancio di Kurtic da metà campo regalando a Formica un involontario assist al limite dell’area di rigore. L’argentino al volo mette in rete il pallone con un bel tiro in diagonale. Il Palermo va così sull’uno a zero con il primo goal italiano di Formica.
Due minuti dopo il vantaggio Morganella infortunato viene sostituito da Nelson.
Dopo il vantaggio il Palermo gestisce la partita. La squadra mantiene bene le posizioni e si dimostra molto solida in fase di non possesso. Col passare dei minuti però il Chievo comincia a crescere. I rosa tuttavia resistono agli attacchi dei gialloblu. Molto interessante il lavoro dei due trequartisti impegnati nel mettere pressione ai portatori di palla del Chievo. Nonostante gli attacchi dei ragazzi di Corini il primo tempo si conclude sullo 0 a 1. Pochissime le emozioni per i tifosi presenti allo stadio.
Nella ripresa Corini decide di rendere più offensiva la sua squadra. Pellissier sostituisce Hetemaj con il conseguenziale scalare di Thereau dietro le punte. Per i primi dieci minuti del secondo tempo il Palermo tiene palla con sicurezza e personalità. Nel momento migliore dei rosa però il Chievo ottiene il pareggio su calcio di rigore. Tagliavento fischia un fallo di mano in area a Garcia e Thereau realizza dal dischetto.
Subito il pareggio Malesani ripristina il 3-5-2 di stampo Gasperiniano. Von Bergen entra al posto di Formica. Nelson e Garcia diventano i due esterni di centrocampo. Anche il Chievo muta pelle. Luciano sostituisce Paloschi in quello che è ormai diventato un 4-3-2-1. A partire dal 65’ il Chievo tenta di portarsi in vantaggio più volte. Al ’77 però il tecnico dei clivensi fa entrare il terzino Spyropoulos (per Thereau) optando di fatto per il mantenimento del risultato. All’80 si rivede Miccoli (subentrato a Boselli). L’ingresso del capitano però non produce alcun effetto benefico per i rosanero. La partita si conclude così al ’93 minuto sul risultato di uno a uno. Da segnalare a dieci secondi dalla fine l’occasione sprecata da Fabbrini che fallisce il tap-in su un bel cross di Garcia.
Il Palermo visto a Chievo è ancora una volta un Palermo equilibrato capace di difendere il risultato. Quello che manca però è ancora la spinta offensiva. Fabbrini, Boselli e Miccoli si rivelano poco efficaci ognuno per ragioni diverse. Il Palermo raggiunge così quota 19 punti superando momentaneamente il Siena. Dai risultati di domani si capirà se quello di oggi è stato un pareggio parzialmente o totalmente inutile.
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