Stop and go – Come quella penalità che in un Gran Premio di Formula 1 rallenta i piloti ma non cancella le possibilità di scalare posizioni, così per il Catania matura una sconfitta che frena la corsa verso la zona salvezza ma certamente non la compromette. Il Chievo vince 2-0 (parità assoluta negli scontri diretti) ed il risultato finale brucia, specialmente considerando il dominio rossazzurro nella prima metà della frazione iniziale e la promettente reazione dopo il rigore (molto dubbio) per “mani” di Alvarez trasformato da Thereau al 37′. Cinque, infatti, le occasioni nitide per il Catania nel primo tempo: al 10′ Agazzi si oppone con bravura alla bordata di Izco, al 21′ lo stesso estremo difensore toglie dal sette una conclusione di Lodi, al 34′ respinge il gran tiro di Bergessio, al 41′ trema sul colpo di testa di Keko (out) ed al 43′ sul guizzo di Lodi, palla sul fondo.Rigori dubbi – Il Chievo soffre a lungo, si esprime al meglio dal 23′ in poi per un quarto d’ora, poi gestisce e riparte. Prima della rete dal dischetto, occasioni per Paloschi e Guarente. Il Catania non ha fatto abbastanza nella ripresa? Vero ma nel primo quarto d’ora della seconda frazione è riuscito comunque ad affacciarsi per tre volte dalle parti di Agazzi: Peruzzi al 2′, Bergessio al 4′ ed al 14′. Altro episodio-chiave, l’atterramento di Peruzzi in area clivense: rigore almeno altrettanto legittimo, apparentemente, rispetto a quello concesso nel primo tempo. Il gol di Rigoni mette però al riparo il successo per la squadra di Corini: colpo di testa dalla traiettoria sorprendente e beffarda. L’intervento dello stesso Rigoni su Castro, poco dopo, è da cartellino “arancione”: non c’è intenzione ma eccesso di slancio, Lucas lascia il campo e il Bentegodi per andare in ospedale, fortunatamente la radiografia esclude fratture, nei prossimi giorni sarà possibile individuare tempi di recupero. Nel finale, incursione del solito generoso Bellusci ed opportunità per mantenere almeno il vantaggio negli scontri diretti: Bergessio non giunge in tempo per la stoccata. Stop and go, la corsa salvezza ripartirà da Genova domenica prossima. Non ci sarà Bergessio, già diffidato ed ammonito nel corso della gara odierna, da valutare le condizioni di Barrientos.Chievo (4-3-1-2): Agazzi; Frey, Dainelli, Cesar, Dramè; Guana (28’st Bernardini), Rigoni (34’st Radovanovic), Guarente; Hetemaj; Paloschi, Thereau (8’st Stoian). A disposizione: Puggioni, Squizzi, Sardo, Canini, Rubin, Bentivoglio, Lazarevic, Pellissier, Obinna. Allenatore: Corini.Catania (4-3-3): Andujar; Peruzzi, Bellusci, Spolli, Alvarez; Izco, Lodi, Rinaudo (18’st Plasil); Keko (16’st Fedato), Bergessio, Castro (26’st Fedato). A disposizione: Frison, Ficara, Rolin, Legrottaglie, Gyomber, Capuano, Biraghi, Monzon, Petkovic. Allenatore: Maran. Arbitro: Orsato di Schio. Ammoniti: Frey, Guana, Rigoni (CH), Alvarez, Rinaudo, Bergessio, Lodi (CT).Espulso: al 42′ del primo tempo Sardo per proteste.
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