Chiesa dell’Origlione a Palermo: 10 migranti impegnati nel recupero
È prevista per oggi la firma di un protocollo d’intesa di un progetto pilota presso la prefettura di Palermo. A firmare il protocollo prefetto, Arcidiocesi, Sovrintendenza ai Beni Culturali della Regione Siciliana, Italia Nostra di Palermo e la Cooperativa Sociale “La Fenice” di Piana degli Albanesi.
Scopo dell’iniziativa
L’iniziativa è il risultato di un percorso di collaborazione avviato dalla Prefettura per “individuare innovative soluzioni, idonee anche a favorire la coesione sociale, attraverso l’attuazione di un progetto che, nel mettere in rete competenze, risorse ed esperienze differenti, costituisca una possibile risposta ai molteplici interessi pubblici da salvaguardare”.
L’aspetto più interessante è l’impiego di dieci cittadini extracomunitari, tra gli operai che parteciperanno ai lavori di recupero della Chiesa di S. Giovanni dell’Origlione, a Palermo, di proprietà del Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno. I migranti sono in possesso di regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari e sono attualmente ospitati in tre strutture di seconda accoglienza.
Il progetto sarà reso possibile grazie al project work, misura di orientamento formativo ed al lavoro tra le finalità del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar).
Gli interventi previsti
Tra gli interventi previsti interventi di pulitura e sistemazione delle finestre e dei pluviali esterni della Chiesa che costituiscono la causa principale delle infiltrazioni che compromettono anche una porzione dell’affresco “Il trionfo di Davide”, rinvenuto durante precedenti lavori di manutenzione, attribuito a Pietro Novelli e per il cui restauro, da tempo, l’Associazione Italia Nostra di Palermo effettua un’apposita campagna di raccolti fondi. L’esecuzione degli interventi sarà seguita dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Palermo.