Chiari e scuri
Il 2013 si e’ presentato alla banda briganti con risultati negativi colti sul campo, ma con un grande traguardo raggiunto dal club. Andiamo con ordine.
di Piero Mancuso
Catania, 14 Gen. – Il 2013 si è presentato alla banda briganti con risultati negativi colti sul campo, ma con un grande traguardo raggiunto dal club. Andiamo con ordine.
Ieri in campo la under 16 di scena a Misterbianco, dove un gruppo in completa fase di rinnovamento ha tenuto testa solo nel secondo tempo alla formazione biancoazzurra. Ma la squadra sembra avere un discreto margine di miglioramento e ne aspettiamo la riprova domenica prossima quando ospiterà l’Enna.
La under 20 brigante ha invece giocato a Ragusa nella tana Audax, e dopo un primo tempo giocato quasi alla pari, ha poi ceduto ai tuttineri ragusani, dimostrando ancora una volta limiti caratteriali sui quali è necessario lavorare (e tanto!).
La squadra seniores, nel campionato di serie C, affrontava, sempre in trasferta i ragazzi del Syrako. Anche in questo caso una sconfitta, 20 a 10, in una partita lottata dal primo all’ultimo dei minuti di gioco. Il Syrako è proprio una “bestia nera” dei briganti, ogni stagione partite spesso molto combattute, ma tutte portate a casa dai siracusani.
Altra bestia nera è l’Enna che sarà ospite dei briganti domenica 20 gennaio al S. M. Goretti: vedremo se si riuscirà a spezzare questa catena di sconfitte ininterrotte!
La buona nuova riguarda, invece, il torneo Iqbal Masih, giunto quest’anno alla sua sesta edizione. Infatti il torneo – organizzato in aprile dai briganti rugby nell’ambito della settimana contro lo sfruttamento del lavoro minorile promosso dal Centro Iqbal Masih – ha ottenuto il riconoscimento federale, il che significa che è diventato un torneo di interesse nazionale, in pratica il più importante torneo di minirugby organizzato a sud di Benevento.
Il 20 aprile i campi catanesi saranno invasi da squadre under 10, under 12, under 14 che ridaranno battaglia per contendersi il trofeo, ma soprattutto vivranno una splendida giornata di sport in memoria del giovane sindacalista pakistano ucciso il 16 aprile del 1995, perché divenuto simbolo nella lotta contro ogni sfruttamento.
Già siamo al lavoro…