“Chi è nato quest’anno merita 16500 euro”, l’INPS lo ha detto senza mezzi termini | Controlla di essere nella lista dei fortunati

Se sei nato entro questa data potresti ricevere un sostanzioso bonus.
L’INPS gestisce un ampio ventaglio di bonus e misure di sostegno economico destinati a diverse categorie di cittadini, tra cui famiglie, lavoratori, disoccupati e pensionati. Questi interventi hanno l’obiettivo di supportare il reddito, incentivare l’occupazione e promuovere la coesione sociale.
I bonus possono essere erogati in forma diretta, tramite accredito sul conto del beneficiario, oppure attraverso sgravi contributivi, agevolazioni fiscali o prestazioni integrative. L’accesso a tali misure è spesso subordinato al possesso di determinati requisiti anagrafici, reddituali o lavorativi.
La maggior parte dei bonus INPS prevede una domanda telematica da presentare attraverso il portale dell’Istituto, utilizzando credenziali digitali personali. In alcuni casi, il riconoscimento avviene in automatico, grazie all’incrocio dei dati già presenti nelle banche dati pubbliche.
Le misure vengono periodicamente aggiornate dal legislatore e possono variare in base a nuove disposizioni normative, disponibilità di fondi o esigenze socio-economiche emergenti. Per questo motivo, è fondamentale consultare le comunicazioni ufficiali dell’INPS per rimanere informati su requisiti, modalità e scadenze.
Una nuova misura per gli anziani
L’INPS ha fornito nuove indicazioni operative sulla Prestazione universale, misura sperimentale attiva dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. È rivolta agli over 80 con un Isee sociosanitario entro i 6.000 euro, titolari dell’indennità di accompagnamento e con un bisogno assistenziale giudicato gravissimo.
I controlli verranno effettuati automaticamente, incrociando i dati sull’Isee, sull’indennità e sul livello di bisogno, valutato tramite commissioni mediche e questionari sul contesto familiare.

Fino a 16.500 euro l’anno
La prestazione si compone di due quote: la prima è l’indennità di accompagnamento, pari a circa 6.300 euro l’anno; la seconda è una quota fissa mensile di 850 euro destinata esclusivamente al pagamento di assistenti domiciliari regolarmente contrattualizzati o servizi socioassistenziali forniti da imprese qualificate.
Questa quota equivale a 10.200 euro l’anno. Sommando le due componenti, il sostegno economico può raggiungere circa 16.500 euro annui. L’INPS precisa che l’uso della quota integrativa sarà soggetto a controlli trimestrali: se non si dimostra la spesa, si perderà il beneficio. L’assegno consente l’accesso a servizi domestici, di cura, supporto sociale e teleassistenza.