Che fine hanno fatto i soldi per Agrodolce? Interrogazione a Bruxelles
Venticinque milioni di euro di fondi Fas stanziati per la seconda serie ma mai impiegati. Agrodolce si presenta come l’ennesima occasione mancata per rilanciare attraverso le produzioni televisive o cinematografiche l’immagine della Sicilia. La soap opera palermitana cofinanziata dalla Rai e dalla Regione Siciliana attraverso i fondi Fas, andata in onda su Rai 3 da settembre 2008 a marzo 2011 è stata oggetto di una interrogazione dell’eurodeputato M5S Ignazio Corrao.
“Uno degli obiettivi di Agrodolce – sostiene il grillino – era promuovere le bellezze paesaggistiche siciliane attraverso riprese in esterna nei luoghi di rilevante impatto turistico-culturale. La soap era stata anche un’occasione di lavoro per centinaia di siciliani tra tecnici, attori e comparse oltre all’indotto che aveva creato in uno dei territori quello di Termini Imerese, maggiormente colpiti dalla crisi occupazionale. In seguito al fallimento della società di produzione della seconda serie, gli addetti ai lavori sono rimasti privati degli stipendi e del Tfr. Venticinque milioni di euro di fondi Fas stanziati per la seconda serie non sono stati impiegati. Per queste ragioni, ho chiesto alla Commissione Europea se è al corrente della vicenda e se può specificare in che misura Agrodolce è stata finanziata dall’Unione Europea e chiarire quali risultati sono stati raggiunti e quali provvedimenti intende adottare”. L’eurodeputato alcamese ha chiesto inoltre alla Commissione Europea di accertare perché la Regione Siciliana non ha speso i fondi Fas relativi al progetto e dove ha dirottato tali risorse.