Charles Manson in fin di vita: è uno dei criminali più spietati d’America
Charles Manson in fin di vita. L’uomo è noto per i numerosi ed efferati omicidi di cui fu mandante negli anni ’70, sta morendo, come riporta il sito Tmz. Il Killer ultra-ottantenne si trova in ospedale e quanto pare non c’è più nulla da fare.
Charles Manson: infanzia e adolescenza
Il giovane Manson ebbe un’infanzia travagliata, continuamente al seguito della madre, Kathleen Maddox, una prostituta drogata che trascinava il figlio di motel in motel. L’adolescenza di Manson, il cui cognome deriva da uno degli uomini frequentati dalla madre, fu anche più turbolenta. Cominciò presto con furti d’auto e azioni illecite.
Fu incarcerato più volte per vari crimini, tanto da passare metà della sua esistenza dietro le sbarre.
Nonostante le pene e le detenzioni, Charles Manson non ha mai smesso né con le azioni illecite né con la manipolazione e l’istigazione alla violenza.
Durante gli anni in carcere approfondisce argomenti quali la persuasione della mente, la necromanzia, la magia nera e la motivazione subliminale. Impara a suonare la chitarra e compone le prime canzoni, prende ispirazione dai Beatles e soprattutto dalla canzone Helter Skelter, che gli ispirerà idee atroci.
Fautore spietato dell’idea per la quale bianchi e neri si sarebbero presto trovati in una lotta per la supremazia, che avrebbero vinto i neri e che sarebbe stata sedata dalla “Family”.
La “Family”, tra droghe e alcol
La Family (Manson ha sempre negato di averle affibbiato questo nome), altro non era che una sorta di “setta”, i cui componenti erano profondamente influenzati e soggiogati da Manson e dalle sue idee. Formata per lo più da giovani donne dipendenti da alcol e droghe, i membri si univano spesso in orge di gruppo e azioni criminali.
Charles Manson aspirava a diventare famoso con le sue canzoni, molti criminologhi adducono, come causa scatenante degli omicidi, questo forte desiderio di fama.
Gli omicidi commissionati da Charles Manson
Tra i crimini efferati commessi dalla Family ricordiamo principalmente quello di Sharon Tate, moglie di Roman Polanski che si trovava a Londra per lavoro, incinta di otto mesi e mezzo. La Tate fu uccisa senza pietà e il suo sangue fu utilizzato da Susan Atkins, uno dei membri della setta, per le scritte che lasciarono sui muri dell’abitazione.
Con la moglie del regista furono uccisi brutalmente anche Terry Melcher , che pur essendosi mostrato interessato alle canzoni di Manson aveva deciso di non scritturarlo, Jay Sebring, parrucchiere della Tate, Abigail Folger, figlia dell’imprenditore del caffè “Folger” e Voityck Frykowski, fidanzato della Folger.
I membri della “famiglia”, non soddisfatti, uccisero a colpi di posate da cucina l’imprenditore Leno LaBianca e la moglie Rosmary l’indomani.
Neanche i membri del gruppo furono completamente esenti da violenze e atrocità, è il caso di Donald Shea, che fu ucciso per aver sposato una donna di colore.
Pena di morte ed ergastolo
Charles Manson e la sua banda furono condannati all’ergastolo nel 1971 ma una legge della California del 1972 dichiarò incostituzionale la pena di morte, le condanne furono così tramutate in ergastolo. Charles Manson in questi anni di prigionia ha presentato ben 12 volte la richiesta di libertà vigilata, sempre rifiutata.
I medici che lo hanno in cura hanno dichiarato che gli resta poco da vivere. Già a gennaio aveva subito un ricovero per emorragie interne. A quanto pare sta per chiudersi definitivamente una triste parentesi della storia americana, seppur il ricordo di tanta ferocia rimarrà indelebile.